Luciano Cirica è il nuovo presidente dell’Ospedale Evangelico Villa Betania di Napoli

Dal 1 gennaio Luciano Cirica sarà il nuovo presidente della Fondazione Evangelica Betania e dell’Ospedale Evangelico Villa Betania di Napoli. Cirica, già vice presidente nell’ultimo triennio, succede a Sergio Nitti che era alla guida della struttura sanitaria dal 1985, quando venne indicato come successore del fondatore Teofilo Santi, il medico evangelico che nell’immediato dopoguerra, nella Napoli affamata e semidistrutta dai bombardamenti, si prodigò soccorrendo e curando migliaia di persone che vivevano nelle grotte e in quartieri malfamati della città, come i “Granili”. Esperienza da cui nacque poi l’Ospedale costruito nel quartiere di Ponticelli negli anni ’60, inaugurato nel 1968 e dal 1993 classificato come ospedale pubblico. Luciano Cirica è stato eletto dall’assemblea delle Chiese evangeliche napoletane socie fondatrici della Fondazione Evangelica Betania. Diverse e impegnative le sfide che aspettano il nuovo presidente.
Innanzitutto mantenere gli standard di efficienza in un sistema sanitario regionale con sempre meno risorse e migliorare l’offerta sanitaria in termini tecnologici, qualitativi e relazionali; garantire una sanità solidale verso gli emarginati e costruire il nuovo ospedale. E’ già partito il bando per la costruzione di una nuova struttura che triplicherà gli spazi attuali, portandoli da 8mila a circa 21mila mq. Non aumenteranno i posti letto, ma i comfort per i malati e dipendenti.
 
59 anni, laureato, esperto di organizzazione, gestione del personale e comunicazione, Luciano Cirica ha maturato una trentennale esperienza in uno dei più grandi e importanti gruppi industriali italiani, in ruoli di Direzione del Personale, svolgendo anche attività formative a livello universitario. Fin dalla metà degli anni ’70 è sempre stato impegnato, a titolo volontario, in attività ecclesiastiche e sociali in ambito delle chiese valdesi e metodiste, ricoprendo anche incarichi a livello nazionale.
 
“La Sanità in Italia ed in particolare in Campania, sta vivendo una fase critica, segnata da continui tagli e razionalizzazioni, che stanno penalizzando in modo indiscriminato i cittadini e le strutture virtuose come le nostre che non hanno mai fatto sprechi” – afferma il neo Presidente Luciano Cirica – “Gestire ospedali in questo contesto sarà pertanto sempre più difficile e complicato, soprattutto per le strutture che non perseguono il profitto, ma finalità sociali di tipo pubblico, pur non avendo le stesse coperture finanziare e garanzie degli ospedali pubblici”.
Con il nuovo Presidente sono stati rinnovati anche gli organi direttivi. Il nuovo Comitato Direttivo della Fondazione per il triennio 2016-18, sarà composto da Cordelia Vitiello, che è il nuovo Vice Presidente (appartenente alla Chiesa Luterana), pastore Vincenzo Cicchetto (chiesa Apostolica), Tesoriere; Segretario sarà il pastore Leonardo Magrì (chiesa Valdese) e Consigliere Velia Cocca (chiesa Battista). Del Collegio dei Revisori dei Conti, invece, faranno parte Giovanni de Pasquale, Presidente, nominato dalla Tavola Valdese; Vincenzo Ermetto (chiesa Luterana) e Paolo Olivieri (chiesa Battista).
Con l’elezione di Luciano Cirica si chiude una lunga e significativa gestione che ha visto il Presidente uscente, Sergio Nitti, tra i protagonisti assoluti dello sviluppo dell’Ospedale e della sanità campana. Nitti, infatti, ha condotto l’ospedale verso traguardi straordinari, trasformandolo da piccola clinica privata ad una grande struttura classificata, inserita oggi nel sistema di programmazione sanitaria regionale, con 158 posti letto e oltre 400 dipendenti, che eroga ogni anno oltre 50mila prestazioni di Pronto Soccorso e circa 15 mila ricoveri. “Il presidente Sergio Nitti ci lascia una struttura sana e prospera, ma non è stato sempre così. Oggi possiamo dire di essere, nel panorama della sanità Campana, un punto di riferimento insostituibile, per qualità e quantità e questo lo si deve di certo alle sue scelte, al suo lavoro e alle sue capacità umane, morali e spirituali” – continua Cirica – “Si può parlare di un vero e proprio miracolo, anche per noi protestanti, visto che la nostra struttura costa circa il 50% in meno di un’analoga struttura pubblica a parità di prestazioni! La forza di questo ospedale sono state, innanzitutto, le persone che ci hanno lavorato, con passione e con professionalità, a tutti i livelli. Nella sanità contano le tecnologie ed i farmaci, ma senza le competenze ed il continuo impegno dei medici, dei tecnici e degli infermieri non sarebbe possibile sopravvivere e crescere. Questa  tensione professionale si è poi accompagnata anche ad una sorta di  “tensione” ideale e morale ,in quanto il nostro lavoro ha una forte valenza umana e sociale, offrendo un insostituibile servizio sanitario, in un’area da sempre emarginata della città”.