Con il mese di dicembre si ripropone l’annuale Festa della Colatura di alici, tradizionale appuntamento del periodo pre natalizio nel borgo costiero di Cetara. Promosso dal Comune di Cetara, dall’associazione “Amici delle Alici”, dalla Pro Loco e dai ristoratori locali, quest’anno l’iniziativa riceve il sostegno del Gruppo di Azione Costiera Amalfitano Sorrentino nell’ambito della promozione del pescato locale, per segnare l’ulteriore passo avanti per il tipico condimento cetarese che ha avviato, con la costituzione di un’apposita associazione di valorizzazione, il percorso per l’ottenimento della Denominazione d’Origine Protetta.
Venerdì 11 dicembre, ore 18,00 presso la sala convegni dell’Hotel Cetus (in via Costiera Amalfitana, poco prima di Cetara provenendo da Vietri sul Mare), si terrà infatti il Convegno sul tema “La colatura di alici: dalla tradizione all’identità locale”. Dopo i saluti del Sindaco Secondo Squizzato e dei presidenti dell’Associazione Amici delle alici,Pietro Pesce, e della Pro Loco, Antonio De Santis, e della neo costituita Associazione per la valorizzazione della colatura di alici di Cetara, Lucia Di Mauro, interverranno due importanti esponenti del giornalismo enogastronomico: Paolo Marchi, curatore di Identità golose, e Luigi Cremona responsabile delle guide enogastronomiche del Touring Club Italiano.
Per Slow Food, tradizionale partner della iniziativa cetarese, parteciperà Giuseppe Orefice, responsabile Regionale di Slow Food Campania e Basilicata. Inoltre il convegno si avvarrà del contributo del professor Vincenzo Peretti, dell’ Università degli studi Federico II di Napoli, della partecipazione di Carmine Fischetti, chef del ristorante OASISI di Vallesaccarda, e del dott. Antonio Carotenuto, Dirigente UOD Pesca, acquacoltura e Caccia della Regione Campania. Coordinerà gli interventi Luciano Pignataro, giornalista enogastronomico, cittadino onorario di Cetara. Al centro del dibattito, ancora una volta le riflessioni sulle produzioni tipiche e la loro valenza identitaria, con particolare riferimento al caso della colatura di alici di Cetara che ha rappresentato un potente strumento di marketing territoriale per la comunità cetarese.
Al termine della riflessione, si svolgerà il particolare momento della spillatura del tradizionale terzigno: alla presenza dei produttori (Nettuno, Delfino e Iasa) la foratura del ‘terzigno’ provocherà la fuoriuscita della ‘nuova’ colatura di alici pronta per insaporire i piatti della tradizione natalizia.
Il 12 dicembre, presso l’hotel Cetus, a partire dalle ore 13, si svolgerà la quarta edizione del premio gastronomico‘Ezio Falcone’, dedicato alla memoria dell’appassionato studioso della storia gastronomica del territorio costiero, un promotore della prima ora della colatura di alici di Cetara. La gara culinaria popolare riservata a massaie ed appassionati di cucina, quest’anno presenta un’importante novità: la partecipazione di food blogger e giornalisti che si cimenteranno nella preparazione di piatti tradizionali a base di pesce e di colatura.
In giuria, a giudicare le pietanze presentati dai concorrenti, oltre ad esperti esterni, i ristoratori locali La Cianciola, S. Pietro e Al Convento, Acquapazza, fra i primi promotori di un prodotto divenuto rappresentativo del comune costiero in Italia e all’estero.
Infine, domenica 13 dicembre, in piazza San Francesco, dalle ore 19,00 a cura dei ristoratori locali ci sarà una degustazione gratuita di piatti tradizionali ed innovativi a base di pesce e colatura di alici, momento di festa allietato dall’esibizione musicale del gruppo ‘Via Toledo’, che presenteranno lo spettacolo ‘Il mare, la pesca e la musica popolare’.
“Stiamo continuando un percorso – dichiara il sindaco Secondo Squizzato – che crediamo ci porterà ad ottenere la sostanziale tutela e valorizzazione del nostro prodotto. Saremo vicini alla nuova associazione che si farà carico del procedimento comunitario per il riconoscimento del marchio DOP. Solo così potremo ottenere l’efficace difesa del prodotto della nostra tradizione dai numerosi e frequenti tentativi di imitazione ed auspichiamo che tutti gli attori del processo (produttori, armatori, ristoratori) agiscano uniti per conseguire l’importante obiettivo.”