Ripresa degli allenamenti in casa Atripalda a margine della sconfitta di Sparanise. Dopo il giorno di riposo concesso da mister Matarazzo gli atleti biancoverdi si sono ritrovati in palestra martedì dove c’è stato un confronto con il mister per analizzare la sconfitta nella prima giornata di campionato e sono stati ripresi gli allenamenti in vista dell’esordio casalingo di sabato alle ore 19 contro il Volalto Cellole. E’ rientrato in gruppo l’opposto Domenico Amodeo che ha recuperato dall’infortunio alla caviglia rimediato nella gara di Coppa Campania contro la GS Olimpica. Sono stati provati schemi di attacco e di difesa e si è posta l’attenzione sulle cose da migliorare. A parlare è il giovane libero, arrivato quest’estate dalla GS Olimpica, Emanuele Marra al suo primo anno nella cittadina del sabato: “Sono molto contento di essere un atleta di questa società, soprattutto perché qui ho trovato un ambiente societario accogliente e molto professionale . Questo per un giovanissimo come me è molto importante. Inoltre ho ritrovato diversi compagni di squadra con cui già avevo condiviso esperienze di gioco in serie C e non avevo dubbi che con loro mi sarei trovato bene come anche il resto della squadra”. Marra effettua un’attenta analisi sulla sconfitta rimediata nella prima giornata di campionato a Sparanise: “A Sparanise abbiamo espresso un buon gioco di squadra sicuramente migliore rispetto alle gare affrontate in coppa Campania. Sapevamo di incontrare una squadra ostica e un campo particolarmente difficile, non che serva da giustificazione ma alcune decisioni arbitrali hanno influenzato l’esito della gara e non ci hanno permesso di essere lucidi nel 5 set”. Infine il libero atripaldese parla della prossima sfida e della voglia di riscatto di tutto il roster: “La sconfitta di domenica ci ha lasciato l’amaro in bocca, ma ciò sarà di stimolo per dare il massimo negli allenamenti di questa settimana in maniera da poter affrontare con la giusta preparazione tecnica e psicologica la prima partita in casa davanti al nostro caloroso pubblico”.