La Supercoppa Italiana femminile vedrà protagoniste le squadre di Conversano e Salerno in quello che è il primo appuntamento ufficiale della nuova stagione con l’assegnazione, di conseguenza, del primo trofeo. La partita si giocherà al Pala San Giacomo di Conversano alle ore 20 ed è prevista una grande affluenza di pubblico per sostenere le beniamine di casa reduci dal triplete nazionale della passata stagione (Scudetto, Coppa Italia e Supercoppa Italiana). A sfidare le pugliesi sarà il Salerno del neo-allenatore Salvo Cardaci, ambizioso ed intenzionato a rendere le cose difficili alle campionesse d’Italia in carica, e dell’ex di turno Ljubica Ceklic, tesserata come giocatrice italiana quest’anno. Proprio l’allenatore siciliano si è espresso alla vigilia di questo importante match “Vogliamo giocarci le nostre chance sapendo di non essere i favoriti. Siamo vogliosi di sovvertire i pronostici degli addetti ai lavori e provare a conquistare il primo titolo della stagione. Il lavoro della squadra durante la preparazione è stato ottimo come sottolineano anche i risultati dei test amichevoli, il gruppo ha ampi margini di miglioramento ed è destinato a crescere nel futuro per regalare tanti sorrisi ai propri tifosi ed alla società. Abbiamo preparato la partita di domani nel migliore dei modi, come unico rammarico c’è il fatto di non esser riuscito a lavorare con il gruppo al completo per via di alcuni acciacchi che hanno tenuto ferme diverse atlete. Non abbiamo nulla da perdere anche se non siamo, ovviamente, ancora al 100% della condizione fisica”. Cardaci ha voluto sottolineare la forte motivazione del gruppo e quanto lui ci si senta vicino “Io credo tanto, anzi tantissimo in queste ragazze, c’è entusiasmo e leggo sui loro volti la voglia di dimostrare ancora il loro valore. Ho sentito tante malelingue e sono certo che le mie giocatrici vorranno far ricredere più di una persona, sarà energia in più per le loro gambe. Non c’è proprio nulla di “cotto” o “finito” qui, assolutamente”. Pronostico secco? “Non voglio sbilanciarmi ma come diciamo in Sicilia “a palla è tunna””.