“Vorrei raccontare sul palco la Costiera e i suoi tesori”

Venerdì, 21 Agosto, alle ore 21.00, sul sagrato della Chiesa di San Pancrazio (in caso di maltempo, all’interno della stessa), sarà consegnato il Premio letterario SantarosaConcaFestival, nell’ambito della quarta edizione del Festival promosso dall’Amministrazione comunale di Conca dei Marini, dalla Pro Loco e dall’Associazione Aloe, a Laura Curino, importante e sensibile autrice e interprete sulla scena teatrale nazionale. Le abbiamo chiesto di raccontarci le sue impressioni.
Un nuovo riconoscimento al suo lavoro. Che rapporto ha con i premi?
Diciamoci la verità, i premi fanno sempre piacere, non tanto per il riconoscimento, ma per lo sprone che serve a riprendere coraggio nell’impresa spesso solitaria della scrittura. Ricevere un premio è come la spinta da un trampolino che fa ricominciare con nuovo slancio.
Da Torino alla Costiera Amalfitana è un lungo viaggio…
Che ho fatto molto volentieri! Prima di tutto la notizia del riconoscimento, il Premio SantarosaConcaFestival mi ha colpito e incuriosito. Si sa, d’estate si organizzano molti premi, ma spesso sono più “frivoli”, badano più all’apparenza. Questo premio, che mi viene assegnato per la mia opera di autrice, è molto “civile” perché va al fondo del teatro, a riconoscere un lavoro fondamentale ma spesso nascosto.
E poi c’è la bellezza della Costiera…
Sì! Sono grata agli organizzatori che mi hanno permesso di visitare un angolo meraviglioso di mondo in cui non ero mai stata. Un luogo incantevole che mi riempie gli occhi e mi stupisce ad ogni sguardo.
Lei è conosciuta soprattutto per il suo teatro che racconta il lavoro, la fabbrica, l’industria. Cosa racconterebbe della Costiera, così diversa da Torino?
Ci sono tante storie che mi piacerebbe raccontare e a ben pensarci, non troppo lontane dal mio stile. Per esempio, sono rimasta colpita dagli Arsenali di Amalfi e vorrei raccontare il lavoro di costruzione delle navi. E poi c’è il Duomo di Amalfi. Mi ha talmente impressionato che mi piacerebbe proprio raccontare l’epica della sua costruzione, naturalmente per narrare la saga degli uomini che lo hanno edificato.
Insomma, la fatica e il lavoro sono sempre al centro del suo interesse…
Io credo che il lavoro sia epica. Sarà perché sono cresciuta a pane e fabbrica fin dall’infanzia, ma trovo affascinante il processo della creazione.
E dopo questo premio, quali i prossimi impegni?
Dall’autunno parte una bellissima tournée nazionale con lo spettacolo “Calendargirls”. Il cast è straordinario, con Angela Finocchiaro e altre splendide colleghe. E poi debutterò al Piccolo di Milano con “Bella e fiera” uno spettacolo su Milano partendo dal focus della Fiera Campionaria.