“Lucio era di una curiosità indicibile. La natura emiliana lo portava a non schivare mai la gente. Si intratteneva con l’interlocutore, gli chiedeva cosa facesse nella vita, di quali speranze si nutrisse. Erano le storie semplici a intrigarlo. Camminare con lui era un continuo stop and go, ma il fondo era di profonda tenerezza e pudicizia. Detestava la volgarità. Aveva un modo singolare di guardarti e fiutare la situazione: dilatava il viso come una marmotta e innalzava il sopracciglio. Richiamava, in tal modo, alla memoria uno dei comici del cinema americano, Groucho Marx, ma non diventava mai buffo, anche se il talento lo portava ad avere mille sfaccettature. Era di profonda e vasta cultura, amava la pittura, di cui era competente, e il cinema, nonché il linguaggio dialettale. Ricordo che una sera, dopo il concerto, si infiammò per la nostra invocazione di affamati: ‘Luna, lun, damm nu piatt di maccarun… Se nin ci mitt lu casce, ti romp la rattacasce!’. Vi vedeva tutto il destino dei disperati del Sud, territorio che amava con grande rispetto e partecipazione. Mi disse che non avrebbe mai più dimenticato quel verso popolare e l’anno successivo, quando lo incontrai, me lo ripeté pari pari”. Con queste espressioni, Gianni Raviele, amico di lunga data del grande artista bolognese, ha ricordato Lucio Dalla, all’indomani della scomparsa, avvenuta a Montreaux, il primo marzo del 2012. Questi straordinari giudizi riecheggeranno domani sera, nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale di San Martino Valle Caudina, quando Gianni Raviele, mitico responsabile della redazione cultura del TG1 e patron della rassegna San Martino Arte, concluderà l’attesissima presentazione del romanzo biografico di Raffaele Lauro, “Caruso The Song – Lucio Dalla e Sorrento”, prima della proiezione del docufilm, “Lucio Dalla e Sorrento – I Luoghi dell’Anima”. Il libro sarà presentato anche da Pasquale Ricci, sindaco di SMVC, da Erminio Petecca, consigliere delegato alla Cultura di SMVC, da Domenico Pisano, presidente della Pro Loco SMVC, da Alfredo Marro, direttore de “Il Caudino”, e dal prefetto Matteo Piantedosi, vicecapo della Polizia di Stato.