PAESTUM (Salerno). È RoyMundo Festival al Dum Dum Republic. Prende il via la kermesse più allegra e alternativa dell’estate della costiera cilentana con la straordinaria direzione artistica di Roy Paci. Un appuntamento che sprigiona energia e bellezza, atteso con ansia dal pubblico della repubblica indipendente del Dum Dum. Uno spazio di libertà in un crossover musicale che tende sempre più alla sperimentazione, con show suggestivi tra musica ed arti performative, senza perdere mai di vista il risvolto sociale, quali l’integrazione e la dignità della dimensione umana del vivere, intessendo una rete di relazioni e promuovendo il dialogo interculturale.
“Quest’anno Roy Mundo, al suo quinto anno, si arricchisce di una mescolanza di generi – spiega il direttore artistico,Roy Paci – La direzione è sempre più quella della patchanka, con gruppi che hanno fatto della contaminazione la loro cifra essenziale. È un intento che ben si sposa con lo spirito del posto che ospita la rassegna, visto che dell’incontro e del tenere insieme anime diverse si tratta, in musica come nella gestione del locale che Biancaluna porta avanti da anni. Ci piace sempre pensare che le differenze siano una ricchezza e che la musica sia una strada possibile per ampliare gli orizzonti oltre che il personale bagaglio culturale”.
Scorrendo i nomi degli ospiti troviamo il Reggae Circus, capitanato da Adriano Bono (30 luglio), una voce storica del reggae italico. Un live imprevedibile, uno spettacolo ben rappresentato dal nome, nel richiamo alla componente ludica dello spettacolo circense. Quest’anno Il RoyMundo ospita il ritorno di una delle più belle band della scena alternativa degli anni Novanta, gli Strike (6 agosto), i veri eredi dei Mano Negra, pronti a celebrare la propria reunion al Dum Dum Republic con un concerto da non perdere. Il pubblico potrà assistere dal vivo anche ai Veeblefetzer (13 agosto), una nuova realtà che sta già facendo parlare di sé, con un insolito organico all’insegna dell’innovazione per un sound che, in quanto a contaminazioni, non ha nulla da invidiare a nessuno: “I Veeblefetzer saranno una piacevole sorpresa per chi non li conosce – insiste Roy – Abbiamo anche l’onore di ospitare un mio caro amico, un collega che stimo tantissimo, Shantel (30 agosto), che ha segnato un passo nuovo nell’evoluzione della musica balcanica, per come era conosciuta e suonata negli anni Novanta, inventando di fatto un genere del tutto nuovo. Le sonorità del suo strepitoso dj set faranno esplodere il Dum Dum Republic”.
Grande novità dell’edizione 2015 è che RoyMundo si snoderà nel corso della settimana, arricchendo l’intenso cartellone del beach club, che nel week end continuerà a fare da location ai concerti al tramonto.
“La buona musica è stata sempre il leitmotiv del Dum Dum Republic – sottolinea Biancaluna Bifulco, titolare del locale – Attraverso la sua ricerca costante e le sue qualità musicali, Roy ha la capacità di intercettare nomi di grande spessore, non solo per la caratura internazionale, ma soprattutto per il valore delle loro performance e per i significati che portano con sé, offrendo ogni volta uno spettacolo unico ed irripetibile. La sua energia, la positività e le connessioni musicali si incastrano con il Dum Dum, creando quella magia che rappresenta l’anima reale del RoyMundo Festival”.
Ad aprire la manifestazione saranno i “pirotecnici funamboli della musica”, The Reggae Circus di Adriano Bono, protagonisti dell’arena sul mare giovedì 30 luglio alle ore 21.30. Un fantomatico carrozzone di folli circensi, come LO SPUTAFUOCO, LA TRAPEZISTA, IL CLOWN, IL FREAK per lo show itinerante ideato e diretto da Bono, ex-cantante di Radici Nel Cemento, che dal 2009 è impegnato in numerosi altri progetti da solista.
Un felice connubio tra musica reggae e spettacolo circense, un mix che non si era mai visto prima e che non ha eguali nel mondo. Il Reggae Circus può sembrare a prima vista una normale serata Reggae, ma in realtà è molto più di un semplice concerto. L’idea di fondo è quella di fondere la musica Reggae (in tutte le sue declinazioni, dal calypso passando per il Rocksteady fino al Dub più spinto) con la magia e la spettacolarità dell’arte circense.
Il motore della performance è il live-act della resident band del Reggae Circus, la Torpedo Sound Machine: una macchina del suono potentissima e in grado di sonorizzare ogni tipo di intervento artistico sopra e sotto il palco. Improvvisamente il pubblico si trova ad ammirare il numero spettacolare di uno sputafuoco mentre la band suona una base di Dub tribale, oppure un numero di giocoleria su una base calypso, o clownerie di ogni genere in giro per la sala.La banda marciante che irrompe nel cuore della pista in mezzo al pubblico, o le ballerine in abiti esotici, acrobazie sui trampoli e mille altre sorprese e arte varia che lasciano gli spettatori a bocca aperta per lo stupore e in continua fibrillazione, all’insegna dell’improvvisazione e del coinvolgimento. Un grande party-evento originale, tra energia e poesia, caratterizzato da un sound rigorosamente reggae al servizio però di una scrittura di stile cantautorale, per celebrare la multiforme comunità delle feste reggae, ma allo stesso tempo legato ad una campagna sociale volta a combattere il pregiudizio nei confronti dei Rom.