ISCHIA – Dopo l’enorme successo di ieri sera, con Francesco Paolantoni ospite e protagonista della seconda giornata dell’Ischia Film Festival, procede la XIII edizione ricca di colpi di scena e ospiti speciali. L’attore napoletano che ieri nella Cattedrale dell’Assunta del Castello Aragonese ha presentato Andiamo a quel paese di Ficarra e Picone, ha intrattenuto il pubblico accorso numerosissimo con aneddoti delle riprese del film e ci ha svelato in gran segreto che nel suo futuro prossimo si vede sceneggiatore e addirittura regista di un progetto tutto suo.
Programma di appuntamenti senza precedenti quello di stasera alla terza giornata della XIII edizione dell’Ischia Film Festival. Inaspettata la presenza del regista e attore Edoardo Leo che introdurrà al Piazzale delle Armi Noi e la Giulia, il film che è valso al giovane regista il David Giovani 2015 e il Nastro d’argento per la miglior commedia, accompagnato dal co-sceneggiatore del film, l’attore Marco Bonini. Contemporaneamente, nella cornice magica della Cattedrale dell’Assunta, verrà proiettato Anime nere, vincitore tra gli altri di nove David di Donatello e tre Nastri d’Argento. L’autore, il regista Francesco Munzi ritirerà per l’occasione l’Ischia Film Festival Award come miglior regista dell’anno.
Ma le eccellenze della serata non finiscono qui, Giuseppe Marco Albano, vincitore del David di Donatello per il miglior cortometraggio, sarà ospite del Festival con il premiato Thriller, in programma alle 21.05 alla Terrazza degli Ulivi.
Non solo autori per la terza serata al Castello Aragonese. Alle 22.30 Lillo Petrolo, protagonista di oltre un decennio di successi televisivi, radiofonici e teatrali con l’amico e collega Greg, incontrerà il pubblico prima della proiezione del film di Marco Pontecorvo Tempo instabile con probabili schiarite, di cui è protagonista. Per il Focus Nord Europa, l’importante sezione che, in collaborazione con il Filmtage di Lubecca porta in Italia le più interessanti opere del recente panorama cinematografico nordeuropeo, alle 22.50 alla chiesa di San Pietro in Pantaniello, l’attrice Amanda Ekblom Käck presenzierà alla proiezione dello svedese Och Piccadilly Circus Ligger Inte I Kumla, di cui è protagonista e che è basato sull’omonimo romanzo di Håkan Nessers.
Particolare come sempre l’attenzione dedicata al cinema indipendente nazionale e internazionale. Alle 21.00 alla Cattedrale dell’Assunta La cella zero di Salvatore Esposito aprirà gli occhi del pubblico su una realtà difficile e sconosciuta. La cella zero del titolo è una stanza all’interno del carcere di Poggioreale nella quale gli agenti della polizia penitenziaria sottopongono i detenuti a ripetuti maltrattamenti. Il documentario di Esposito raccoglie le testimonianze di alcuni ex carcerati e il ricordo di Federico Perna, morto nel carcere napoletano per quella che secondo l’autopsia ufficiale era un’ischemia, seppure sul corpo del trentaquattrenne fossero evidenti i segni di percosse. Il cortometraggio è stato realizzato con il giornalista Andrea Postiglione e in collaborazione con Pietro Ioia, attivista per i diritti dei detenuti.
Alle 21.00 Gaetano Ippolito racconterà al pubblico della Casa del Sole la realizzazione del suo Please, storia di un missionario laico che lascia Milano per trasferirsi in Tanzania. A seguire i due registi greci Kirineos Papadimatos e Giannis Avramopoulos accompagnano il documentario Paolo’s dreams, nonostante la difficile situazione politica che si è andata delineando negli ultimi giorni in Grecia. Il loro film segue per 24 ore Paolo Teobaldelli, filosofo italiano che vive da anni ai limiti della società in un quartiere difficile di Atene. Alle 23.25 al Piazzale delle Armi, Viviana Lentini insieme al produttore Simone Pulcini e all’interprete Roberto Di Marco, incontreranno il pubblico prima della proiezione di 4021, film no-budget, basato su un testo teatrale che racconta la storia di un uomo che si troverà di fronte a una decisione che gli cambierà la vita. Gloria Aura Bortolini con il suo London afloat descriverà al pubblico della chiesa di San Pietro in Pantaniello l’esperienza di vivere e girare un documentario in una barca nel cuore di Londra.