Inaugurata domenica 24 maggio 2015, presso il suggestivo Complesso Monumentale di San Leucio, l’ultima tappa della collettiva d’arte “Itinerario d’Arte in Terra di Lavoro”, promossa dall’Associazione Arteggiando in collaborazione con l’Ordine degli Architetti P.P.C di Caserta. La mostra è visitabile tutti i giorni dalle ore 9,00 alle 18,00, fino al 6 giugno, eccetto il martedì. La conferenza stampa di presentazione dell’evento si è tenuta nel Salone delle Conferenze del Real Sito di San Leucio, una location d’eccellenza per una mostra che riunisce 50 artisti da tutt’Italia, molti dei quali di fama internazionale. Ad aprire i lavori la moderatrice, Prof.ssa Maddalena Venuso, a seguire l’intervento dell’arch. Giovanna D’Amodio, curatrice della collettiva, che ha portato i saluti da parte del Commissario Straordinario dell’EPT di Caserta, la dott.ssa Lucia Ranucci che, impossibilitata a partecipare ha fatto pervenire il proprio plauso per l’iniziativa che segue e sostiene fin dal principio. La curatrice della mostra ha proseguito il suo intervento illustrando l’iniziativa al pubblico di appassionati presenti in sala, rimarcando come lo stesso progetto sia nato con lo scopo di promuovere l’arte contemporanea, valorizzando nel contempo il patrimonio artistico casertano. Le location scelte per le cinque tappe, infatti, rappresentano il patrimonio storico artistico spesso misconosciuto della provincia di Caserta, l’obiettivo è quello di riscoprire e comunicare meraviglie che devono tornare ad essere patrimonio di tutti. Giancarlo Pignataro, consigliere dell’Ordine degli architetti di Caserta, ha portato i saluti istituzionali dell’Ordine, che ha collaborato attivamente alla realizzazione e promozione del progetto. Successivamente, il prof. Ermanno Di Sandro, critico d’arte e scrittore, ha tracciato le linee guida per una lettura consapevole della mostra, attraverso un dotto excursus storico nell’arte italiana dal Medioevo alla Modernità, sottolineando la funzione onirica e catartica dell’arte stessa. Il prof. Pasquale Lettieri, critico d’arte e docente di Storia dell’Arte, ha presentato la mostra, sottolineando come l’arte moderna segni un momento fondamentale di passaggio dal sogno illuminista di ricerca della felicità, da un valore ”orizzontale” della cultura ad uno “verticale”. L’esperienza creativa é esperienza del quotidiano, e il valore dell’arte attuale risiede anche nella capacità spirituale di influenzare attraverso le proprie forme le posizioni del vivere. La conferenza si è conclusa con l’invito per al finissage del prossimo 6 giugno, nel corso dell’incontro sarà presentato il catalogo della mostra, le cui schede critiche sono state curate dal Dott.. Edoardo Panetta. Cornice del vernissage l’installazione dell’artista Gennaro Di Giovannantonio, che nel cortile del Real Sito ha accolto il pubblico con la sua opera “La Pagliara” antica capanna dei carbonai, ispirata alle “culture biocentriche delle popolazioni Italiche”, al religioso rispetto per la terra, per il paesaggio e il cosmo che quella cultura nutriva per tutti gli elementi naturali, eletti a paradigma della propria esistenza. Di rilievo l’esposizione stilistica curata dalla Prof.ssa Franca Corrado, che ha proposto una collezione di abiti “sui generis”, ottenuti con materiali di recupero, mentre, l’Associazione Favole Seriche ha messo in campo figuranti in abiti settecenteschi, evocando efficacemente la presenza dei Borbone signori di San Leucio. A concludere lo stimolante pomeriggio, il concerto del Coro della Leonessa, diretto dal Maestro Carlo Forni, tenutosi presso la Sala della Coculiera, per questa occasione presentata per la prima volta al pubblico. Ai presenti è stato offerto un gustoso assaggio di tipicità locali. Appuntamento, dunque, al 6 giugno per il finissage della mostra che vuole essere l’ultima espressione di un lungo percorso nel mondo dell’arte durato nove mesi, il cui scopo è stato portare all’attenzione di un vasto pubblico, attraverso un’esposizione d’arte unica nel suo genere, dimore baronali e antichi castelli presenti sul territorio provinciale e recentemente recuperati, con lo sforzo di privati ed enti pubblici, con interventi di restauro e conservazione architettonica.