La magiche note di una leggenda del jazz italiano, Pietro Condorelli, dal vivo col suo quartetto; l’appassionante ritmo da Oscar del film Whiplash, vincitore di tre statuette e del Sundance Film Festival; la donazione alla biblioteca di Nocera Inferiore di un pugno di libri che raccontano storie legate al mondo del cinema: così La Città Incantata Film Festival chiude la sua II edizione, il 26 maggio dalle 20.30 al cinema “Sala Roma” di Nocera Inferiore, con un evento che supera il semplice galà, per farsi irresistibile alchimia tra un film sulla musica ed una performance musicale d’eccezione. È un’occasione per raccontare di un biennio dai grandi numeri – 70 mattinate al cinema con le scuole di ogni ordine e grado, 22mila presenze, 25 film – con lo stesso entusiasmo e con la medesima voglia di stupirsi con cui sono stati accolti ogni mattina in sala i ragazzi; una possibilità di discussione, con l’artista Pietro Condorelli che tra il film e l’esibizione risponderà alle domande del pubblico alimentando il dibattito sui temi di Whiplash, tanto vicini al sudore della musica; una chance per vivere, tra pellicola e spartito, una gradevole serata di primavera, addolcita da un gustoso omaggio ad ogni partecipante da parte della cioccolateria “Agorà”. Ancor di più, è la sintesi di una manifestazione che ha cercato di svecchiare formati abusati di cineforum, scampagnate in sala o festival per pochi intellettualoidi. Parole d’ordine: aprire gli sguardi, allargare gli orizzonti, ispirare pensieri e nutrirli di suggestioni – improvvisando ora sulle corde della riflessione, coi dibattiti in sala, ora su quelle dell’emozione, con le visioni del grande schermo – in un’atmosfera distesa e stimolante. Lo si è fatto lasciando un ricordo indelebile ai “cittadini del futuro”, quegli studenti di primarie e secondarie che hanno goduto del piacere del cinema, ma anche discusso di diritti umani, legalità, dialogo interculturale; ma anche creando eventi collaterali in cui gli spettatori potessero dialogare con gli artisti. Col serale di chiusura, la città s’allarga, si apre a tutti – ospitando, insieme, il grande cinema e la grande musica, ma soprattutto le persone, all’insegna dell’inclusione, della socializzazione e dell’incanto dello stare insieme. Gli sguardi si condividono.