Quella di Famiglie Arcobaleno, l’associazione dei genitori omosessuali e transessuali, non è una festa delle famiglie qualunque ma è la festa di tutte le famiglie. Nata nel 2007 per proporre un momento pubblico e festivo di condivisione, come pic-nic sociali e giochi, la Festa delle Famiglie ha raggiunto, a partire dalle città più grandi, sempre più realtà locali italiane e dallo scorso anno si è trasformata in un appuntamento nazionale, che si svolge ogni volta in una città diversa.
Quest’anno la Festa nazionale delle Famiglie avrà luogo a Salerno il 3 maggio ed ha l’intento di risvegliare e promuovere la riflessione su tematiche che troppo spesso, al Sud come al Nord con poche eccezioni, trovano stupidi imbarazzi, non conoscenza, muri di gomma e porte chiuse.
La città di Salerno sta reagendo molto bene: della Festa delleFamiglie si parla già tantissimo. La sua organizzazione è un florilegio di esperienze positive e d’incontro con le realtà locali, dall’amministrazione comunale alle associazioni di volontariato.
Pensiamo e speriamo che la partecipazione sarà grandissima: hanno aderito più di cento associazioni e stanno attivamente collaborando al programma della festa per lo meno una trentina di realtà locali, non legate alla causa LGBT ma che avvertono come propria la battaglia per i diritti e le libertà civili, nostre e dei nostri figli.
Tutti presteranno gratuitamente il loro servizio e le loro attitudini per la domenica della festa, con laboratori per bambini, spettacoli, concerti e molte iniziative interessanti per piccoli e grandi, lungo l’intera giornata, dalle 10 alle 22.
La Festa delle Famiglie si svolge nell’ambito dell’IFED (International Family Equality Day).
Il 24 aprile, una serie di eventi preliminari saranno presentati durante la conferenza stampa della mattina presso la sala del Gonfalone del Comune di Salerno (ore 10.30). Inizieremo il nostro incontro con i cittadini il 24 pomeriggio con un evento fortemente desiderato dalla cittadinanza e dall’associazione : un incontro dibattito dal titolo “Chi sono le famiglie arcobaleno?”. Il programma prosegue il 25 con una serata dedicata ai libri sulla genitorialità delle persone omosessuali e transessuali, con la presenza di Francesca Vecchioni, Samuele Cafasso e Antonella Ossorio. Il 28 aprile, sul campus di Fisciano ci sarà la proiezione del film, “Mie care mamme, miei cari papà”, di Viviana di Russo, che lascia la parola ai nostri figli, e il 29 infine una giornata di studio all’Università dal titolo “La questione della cittadinanza per le famiglie arcobaleno”.
In questo momento storico così importante, in cui la politica sembra finalmente decisa ad affrontare il tema delle tutele e della cittadinanza per le coppie e le famiglie omogenitoriali, l’Università di Salerno non poteva continuare ad ignorare un tema di cosi grande attualità, simbolo anche di una svolta epocale su famiglia, filiazione, rapporti di coppia e fra i generi.
Diversi studiosi delle Università del Sud, che studiano le nuove famiglie e le nuove sfide che lanciano al diritto, alla sociologia, all’antropologia ed alla psicologia, si confronteranno e ragioneranno sulle soluzioni da attuare perché finalmente tutti si possano sentire e dirsi cittadini, accolti e rispettati nelle loro peculiarità, una riflessione che riguarda anche la scuola, luogo quest’ultimo di tutte le battaglie e di tutte le resistenze.
Molti sono i segnali positivi provenienti dalla magistratura che troppo spesso ha dovuto supplire all’inadempienza della politica, accogliendo le richieste di cittadini e cittadine ancora ignorati ed esclusi dalla cittadinanza in quanto genitori o compagni di vita. Ma le tutele devono prima venire dallo Stato, che deve dare a tutti i cittadini, specie ai minori, la garanzia e la sicurezza prima di tutto dei loro affetti. A Salerno avremo con noi la senatrice Monica Cirinnà, relatrice del DDL detto delle Unioni Civili, che presto approderà alle camere per la discussione e altri esponenti della politica impegnati sul fronte delle pari opportunità. Il DDL Cirinnà contempla una soluzione che, sebbene non ideale, permette la tutela dei figli nati dalle coppie omosessuali. Ecco perché per noi, allo stato attuale, è di fondamentale importanza che la gente capisca cosa vuol dire per un minore vivere nell’incertezza di un futuro drammatico sempre possibile.
Ringraziamo fin da ora il Comune di Salerno, l’Università di Salerno, l’Arcigay di Salerno e le decine di realtà associative del territorio per avere accolto e sostenuto questi eventi.
Ci auguriamo da parte nostra di potere incontrare i cittadini, dibattere in serenità, divertirci insieme ma soprattutto conoscerci e imparare a non diffidare ed a rispettarci poiché lo spazio ed il tempo appartengono a tutte e tutti e vi dobbiamo vivere insieme, arricchendoci reciprocamente delle rispettive differenze.