Sabato 28 marzo, Rock Events presenta all’Invidia Lounge di Pompei, il Fuoricampo tour, unica data in Campania della band romana, Thegiornalisti (Tommaso Paradiso- voce, chitarra e testi; Marco Antonio Musella- chitarra e basso; Marco Primavera – batteria).
Tre album all’attivo, Vol.1, disco autoprodotto che vede il loro esordio nel 2011. Il secondo album Vecchio del 2012 è stato registrato negli studi di Abbey Road di Londra. Del loro ultimo album, dal titolo Fuoricampo (2014), dicono “È quando il battitore batte un fuoricampo che tutto il pubblico sugli spalti si mette a guardare il cielo“.
“Questo ricordo, – racconta Tommaso Paradiso- che la prima reazione collettiva fisico-emotiva è stata uguale all’ultima, e che man mano le canzoni crescevano, passando dal provino alla forma attuale, il nostro modo di reagire fisicamente ed emotivamente al loro ascolto si consolidava e si enfatizzava ancora di più verso un’unica direzione. Così, chiunque si trovasse in studio di registrazione insieme a noi a sentire quei brani che avrebbero composto il nuovo album puntava sempre e incondizionatamente il dito al cielo alzando il più possibile il braccio, il rituale che compiono i battitori di baseball quando vogliono avvertire il pubblico che hanno intenzione di battere un fuoricampo. E noi questo avevamo intenzione di servire: un FUORICAMPO.
Non che le cose si decidano a tavolino. È bastato tornare alle origini senza sprechi di tempo senza vergogna, immersi dalla testa ai piedi in quella cultura pop in cui siamo cresciuti. Figli dell’animazione giapponese che sfodera il mito dell’eroe malinconico, figli dei treni che si perdono nello spazio e che planano in mare, del volo, delle stelle e delle nuvole. Buttarsi via dopo un amore estivo rigalleggiando lungo il litorale nei mesi freddi, partecipare al vizio che ci rende vivi e felici. Il vizio e il sesso che fermano lo scorrere del tempo. Il gioco della bottiglia è solo un preambolo infantile di un orgia.
Abbiamo voluto gridare contro le veglie insonni, cresciamo e non dormiamo più, cresciamo e ci vestiamo sempre peggio, noi non crediamo nel paradigma del modello calciatore. La moda deve essere altro.
Noi crediamo ancora nei film d’autore, nella storia e nella natura, crediamo nell’educazione.
È quando il battitore batte un fuoricampo che tutto il pubblico sugli spalti si mette a guardare il cielo.”