Oltre 150 irpini hanno partecipato alla Giornata della Memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie promossa dall’associazione antimafie Libera, che si è svolta sabato 21 marzo a Bologna.
Tre i pullman organizzati da Libera Avellino partiti venerdì notte dal capoluogo, con a bordo studenti e i loro insegnanti, scout, volontari e semplici cittadini.
La Giornata, che si realizza ogni anno in una diversa città italiana, nasce per ricordare tutte le vittime innocenti delle mafie: oltre 900 nomi di cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie perché, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere.
La Giornata completa il percorso de ‘I cento passi verso il 21 marzo 2015’ che Libera Avellino ha realizzato nell’ultimo mese con quattro iniziative organizzate su tutto il territorio irpino: il reading sulla legalità a Lauro, lo spettacolo teatrale con Radio Aut ad Atripalda, il convegno con aperitivo a Conza della Campania e la presentazione della campagna Miseria Ladra ad Avellino.
Originale e ricca di spunti interessanti la giornata che si è realizzata a Conza il 7 marzo, dal titolo “Migrazioni a confronto”, realizzato con il patrocinio del Comune di Conza della Campania, della Pro Loco Compsa, dell’associazione Irpinia 2000 Onlus e dell’Arci Campania.
L’iniziativa si è svolta a partire dalle 15 con un laboratorio multietnico di cucina presso il Centro Sprar di Conza della Campania: qui gli ospiti del centro e delle altre strutture di accoglienza dell’Alta Irpinia, insieme ai volontari di Libera, hanno preparato piatti tipici delle proprie culture.
A seguire un convegno pubblico presso la sala del Consiglio Comunale, dove è stato affrontato il tema della tratta degli esseri umani e degli affari che legano l’immigrazione alla criminalità organizzata.
Si è parlato anche di accoglienza e di integrazione, mettendo a confronto le storie di chi partì dall’Irpinia e da Conza per giungere in Belgio e in Svizzera negli anni ’50 e ’60 in cerca di fortuna con quelle di chi oggi giunge sulle coste italiane: molto toccanti i racconti di due giovani provenienti da Costa d’Avorio e Afghanistan, che oggi fanno i conti con il razzismo che appena 40 anni fa incontravano i nostri conterranei emigrati in paesi stranieri che si trovavano di fronte a cartelli come “Non si affittano case agli italiani”.
La giornata si è conclusa nei locali della Casa della Comunità, con i piatti preparati nel pomeriggio e la musica dei Makardia, accompagnati dalla sonorità e dalle danze degli ospiti dei centri dell’Alta Irpinia.
Una vera e propria contaminazione di cucina, cultura, danze e musica a testimonianza del fatto che etnie diverse posso convivere pacificamente e, anzi, mescolarsi e arricchirsi con le rispettive usanze.
“Il cibo è diventato, in questa occasione, il tramite con cui far entrare in contatto mondi e culture diverse – racconta uno dei soci di Libera Avellino – Perché, se ci pensi, il cibo annulla le distanze: se anche due persone parlano lingue diverse e non riescono a capirsi, condividere un piatto aiuta a condividere una sensazione, anche molto piacevole. Inoltre, la ‘comunione’ avviene attraverso un momento allegro come è quello di condividere gli spazi della tavola e della cucina, entrando a far parte di una dimensione molto familiare e intima”.
Conza della Campania è stato il primo comune irpino ad aderire ad Avviso Pubblico, la rete di amministrazioni ed enti pubblici impegnati in prima linea nel contrasto alla criminalitá organizzata.