Nell’ottica di promuovere un avvicinamento sempre più coinvolgente del pubblico verso il patrimonio culturale, il Museo Archeologico di Bisaccia ospita dal 22 al 29 marzo 2015 la personale di pittura del maestro Francesco Roselli dal titolo “L’ArcheoArtista”. Si tratta di un progetto proposto dal giovane artista calitrano che si fonda principalmente sulla contaminazione tra storia antica, archeologia e arte.
La creatività di Roselli, infatti, è costantemente alimentata dalla lettura di romanzi storici, articoli di archeologia, e naturalmente, dalle frequenti visite a musei e parchi archeologici di tutto il Sud.
Il percorso dell’“ArcheoArtista” è iniziato con l’influsso dell’antica cultura greca, un popolo creativo e geniale che ha influenzato tutto il bacino del Mediterraneo, passando alla grande civiltà romana e successivamente a quella dei Celti, di cui si mettono in rilievo nelle opere esposte soprattutto l’aspetto religioso incentrato sulla figura del druido, antico sacerdote di quei popoli.
Negli ultimi tempi Roselli, con molto entusiasmo, sta approfondendo la sfera sannita, la tribù degli Hirpini in particolare, realizzando paesaggi archeologici della sua terra, ricchi di antiche simbologie. Leggendo a proposito della storia irpina, infatti, e visitandone i luoghi più o meno noti, ha tratto interessanti idee per realizzare disegni concettualmente sempre più complessi.
Le suggestioni scaturite da queste fonti hanno fatto approfondire temi e culture diverse tra loro, raccontate poi attraverso il filtro della sua immaginazione.
L’esposizione proposta, ideata per luoghi dalla chiara impronta storica, mira anche ad incuriosire circa luoghi, popoli e idee che hanno portato ispirato la realizzazione dei disegni, tutti accompagnati da una scheda descrittiva per farne comprendere meglio il significato.
La mostra sarà inaugurata domenica 22 marzo alle ore 18.00 nelle sale del Museo Archeologico di Bisaccia: interverranno il Sindaco Marcello Arminio, l’Assessore ai beni culturali Valentina Aloisi, il direttore della struttura Giampiero Galasso, il critico d’Arte Michele Miscia e l’artista Francesco Roselli.