Comincia con l’incredibile ricostruzione storica su un centinaio di pergamene studiate dal “cronista” Arturo Bascetta presso l’Abbazia di Cava de’ Tirreni, che riscrivono le vicende della rifondazione della vicina Salerno intorno al 1100, la collaborazione tra la 9a edizione ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo e la Mediateca Marte, prestigioso contenitore culturale della città metelliana.
L’appuntamento con “Gisulfo, il Principe “scomparso”, nelle pergamene di Cava”, di Arturo Bascetta, pubblicato dalla ABE edizioni di Avellino, casa editrice che festeggia quest’anno i 25 anni di attività, è Domenica 1 Marzo, alle ore 18.00, presso Marte Mediateca Arte Eventi di Cava de’ Tirreni.
Dalla ricostruzione storica di Arturo Bascetta emerge la figura di Gisulfo, figlio di Guaimario, principe di Salerno, che rifonda la città, oggi capoluogo della nostra provincia. Visionando ed approfondendo le pergamene dell’Abbazia di Cava de’ Tirreni, il “cronista” storico avellinese rivela, nel suo libro, che la rifondazione di Salerno avviene intorno al 1100, e non come hanno sostenuto gli storici “ufficiali” circa 60 anni prima. Bascetta addebita l’imprecisione ad una confusione con il padre di Guaimario, anch’egli principe Gisulfo, “scomparso” predentemente. Ipotesi confermata, secondo lo stesso autore, dal confronto con le pergamene dell’Abbazia di Montevergine. Le tesi del “cronista” storico Arturo Bascetta, ripercorse in questo libro, sono frutto di anni di lavoro, un percorso che non ha un inizio ed una fine, ma segue e rincorre il revisionismo storico.
La serata, nella seconda parte, lascia lo spazio ad un altro libro di ABE edizioni, “Caramelle di Zucchero e altre nostalgie”, scritto a quattro mani dal giornalista Michele Vespasiano, esperto di storia, arte e costume, con particolare attenzione alle realtà appenniniche, e Mariarosaria del Guercio, poetessa e autrice di racconti che compaiono su importanti raccolte antologiche.
Uno zibaldone narrativo che va a rovistare nella soffitta della memoria, per tirare fuori emozioni e suggestioni sedimentate dalla frenesia del tempo moderno, ma mai del tutto dimenticate. Uno spaccato di vita paesana letto in chiave antropologica e ambientato fra i monti dell’Appennino, nel secolo appena trascorso. Racconti che parlano di caramelle di zucchero e taralli di Pasqua, di mangiadischi, di foto sbiadite, di vendemmia, di serenate e littorine, di giochi antichi e di antiche letture, e ancora di credenze, riti, consuetudini. Storie minime in cui è possibile rinvenire le radici del mondo di ieri già irrimediabilmente perduto, ma ancora vivo nel nostro profondo. Un paesaggio dell’anima, un universo di pensieri e di valori condivisi, all’interno di una comunità appenninica da leggersi, per dirla con Rocco Scotellaro, “con i panni e le scarpe e le facce che avevamo”.
A condurre la serata Alfonso Bottone, direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it.
La collaborazione tra la 9a edizione della Festa del Libro in Mediterraneo e la Mediateca Marte prosegue con altri due appuntamenti il 21 e il 26 Marzo.