L’ex di turno tra Avellino e Vicenza Pasquale Luiso, nella stagione ai tempi del commendatore Antonio Sibilia ha siglato 19 reti con la maglia dell’Avellino. Breve storia dell’attacccante ex biancoverde. Nel campionato 1995-1996 viene ceduto inizialmente al Chievo Verona, ma prima dell’inizio della stagione si trasferisce in comproprietà all’Avellino. In Irpinia segna 19 reti in 36 partite, che però non bastano a evitare la retrocessione in Serie C1. Riscattato dal Chievo, viene chiamato in Serie A dal Piacenza. Con gli emiliani gioca come centravanti titolare, mettendo a segno 14 reti in campionato, tra cui quella decisiva (in rovesciata) nella vittoria sul Milan per 3-2, che provoca l’esonero di Óscar Tabárez e il ritorno di Arrigo Sacchi sulla panchina rossonera. Oltre che per le prestazioni sportive, guadagna notorietà nazionale per l’esultanza dopo i suoi gol, ballando la macarena con i compagni di squadra. Grazie alle sue prestazioni, il Piacenza ottiene la salvezza dopo lo spareggio con il Cagliari, nel quale Luiso realizza altre due reti. Nell’estate del 1997 si trasferisce al Vicenza nell’ambito dello scambio con Roberto Murgita. Nel suo primo anno aVicenza segna 8 reti in campionato e altrettante in Coppa delle Coppe, diventando il capocannoniere della manifestazione europea