CHIUSANO SAN DOMENICO – La Nuova Pro Loco “Carlo Nazzaro” di Chiusano di San Domenico, organizza in data 5 ottobre 2014, un’escursione esplorativa in località Civitella, “Alla scoperta di Cisauna, sulle tracce dell’antico pago chiusanese”. L’iniziativa intende promuovere non solo il territorio del paese, ma soprattutto evidenziare gli aspetti culturali, storici e addirittura archeologici dell’area montana di Chiusano. PROGRAMMA – Raduno escursionisti in Piazza Dante Alighieri alle ore 09:00, nei pressi dello Studio del Geologo, dott. Giorgio Cataldo; ore 09:30, i partecipanti raggiungeranno con le auto il pianoro Sant’Agata; ore 10:00, inizio escursione dalla località Lao; ore 12:00 arrivo località Civitella e ristoro con colazione al sacco; ore 15:00 ritorno area stazionamento auto in località Lao. L’individuazione degli antichissimi sentieri sarà assicurata dall’esperta guida Piero De Napoli. Inoltre la presenza della dott.ssa Patrizia Cataldo (conservazione dei beni culturali) e del Geologo, dott. Giorgio Cataldo, arricchirà di contenuti specifici e puntuali la manifestazione. DESCRIZIONE STORICA – Ausilio Amerigo Nazzaro, in “Chiusano nella Storia” ci racconta che i primi abitanti del territorio montano di Chiusano fissarono la loro prima dimora in località Civitella posta a poco più di mille metri dal livello del mare, tale località abbraccia parte del versante della montagna che guarda l’abitato di Castelvetere sul Calore e quello di Montemarano. Attraversando la zona denominata Lago o Lao e percorrendo il sentiero del Castelluccio è possibile arrivare alle spalle del luogo dove molto probabilmente nacque in età preromana la civiltà chiusanese. I luoghi predetti, con l’affermazione della fede cristiana, per far dimenticare quanto vi era di pagano, furono ribattezzati con nomi di santi elevati a protettori. Protettore di Civitella era San Giuliano e di Castelluccio San Vincenzo. A nord di Civitella si estende la località Santa Palomba, dove vi erano due chiese, ora cancellate dal tempo, almeno in superfice, mentre a sud domina la piana del Dragone o Sava; a est si incontrano le località Cupoli, Varroncelle e l’abitato di Montemarano, a ovest il Piano del Mangano. Dal manoscritto del 1868 di don Luigi Reppucci, parroco di Chiusano, intitolato “Breve Cronistoria di Chiusano S. Domenico”, si rileva che in località Lao, sono stati trovati resti umani, lastroni di terracotta, monete d’oro, statuette di bronzo e una pietra su cui si leggeva la parola “SERAPIUM”. Tali avanzi sono molto probabilmente di un’antichissima necropoli degli abitanti che in tempi remoti abitavano la zona. Nel corso delle guerre Sannitiche, ricorda Nazzaro, una colonna di soldati romani, guidati dal console Cornelio Lucio Scipione Barbato, nel 298 a.c., si imbatterono in un pago di montanari chiusanesi che accettarono il combattimento. I chiusanesi pressati dal soverchiante numero degli attacchi furono costretti ad arrendersi, Chiusano fu distrutto e si ritiene che Cisauna ricostruì i sui cinque villaggi ai piedi di Vena dei Corvi, ovvero in località Taggiano. Infine, nel 1780, fuori porta Capena, in Roma, nel sepolcro degli Scipioni fu rivenuto il sarcofago del console Cornelio Lucio Scipione Barbato, su cui è inciso il nome “Cisauna” in ricordo del trionfo militare ai danni dell’antica Civitas, tramandata in seguito col nome Civitella.