Napoli, mercoledì 23 luglio la presentazione del libro di Piero Mastroberardino, dal titolo “All’origine dei sensi”

AVELLINO – Mercoledì 23 luglio, alle 17.30, presso l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici avrà luogo la presentazione del nuovo libro di Piero Mastroberardino, dal titolo “All’origine dei sensi”
(Edizioni Tracce, Pescara). La raccolta di poesie, accompagnate da disegni realizzati dall’autore, attualmente impegnato, fra l’altro, in esposizioni in Italia e all’estero, si colloca all’interno della collana “I nuovi ossimori”, diretta da Plinio Perilli, poeta e critico d’arte di rilievo internazionale. In occasione della presentazione del volume saranno presenti con l’Autore il giornalista de “Il Mattino” Generoso Picone e Plinio Perilli. La lettura di alcune poesie è affidata all’attore Stefano Scognamiglio.
Tratto dalla prefazione di Plinio Perilli:
“Piero Mastroberardino nasce, si sporge lieto e fiero da questa costola, da quest’ebbrezza in fabula; e dipinge-tratteggia le parole di questa luce, pennella il lessico in travaglio di questo nostro eterno, rapinoso romanticismo che chiede al Simbolo di assomigliare al vero, di difenderlo, o invoca perfino ad ogni ombra d’ermetismo di cullare il palpito e l’emergenza sfiatata, affiatata di un cuore che trova meglio se stesso se si annulla e insieme si raddoppia con il respiro di un altro, due cuori in uno, come poesia di un dipinto, il quadro di una poesia, il bacio che unisce in un solo medesimo amore due innamoramenti, due percorsi, due destini di terra e stelle:
Tramandiamoci ancora come giuoco selvaggio impietoso eppur triste di poesia quel fuoco inestinguibile…inestinto.
Quattro le sezioni di questo libro in continuum, di questo viaggio All’origine dei sensi tra “compenetrazioni” liriche e visualizzazioni interiori (“Come soffio nell’anima”, “Nella scia
bianca d’una luna”, “Nel manto di una notte”, “Tra il cielo e me”), insomma tra lo sguardo di dentro e il mondo di fuori, l’iconografia appassionata dettata dalle parole ed il discorso amoroso (Roland Barthesdocet!) che è da sempre continuamente frammentato, e spetta solo al cuore di poter riunire, aggregare a sentimento, a rapporto etico/estastico, duttile ma radicato, fulgido e sapiente…Uno squarcio nell’anima, ti narra. Ferita larga…non ha margine per rimarginare.”