POMPEI – Cala il sipario a Pompei sul Festival internazionale “Italian Movie Award 2014”, che ha unito cinema e denuncia sociale, con riferimento particolare alle problematiche dell’inquinamento ambientale in Campania.
Per questo, il prof. Antonio Giordano, oncologo napoletano di fama internazionale e autore del libro bianco “Campania terra dei veleni”, è stato premiato martedì sera a Pompei con l’Italian Movie Award per il suo impegno nella ricerca scientifica e per le pubbliche denunce sull’inquinamento ambientale in Campania. In più il ricercatore, insieme al direttore artistico del festival, Carlo Fumo, ha promosso la realizzazione di un cortometraggio (con la voce narrante di Luca Ward e interpretato dallo stesso Giordano) intitolato appunto “Lands of fires”, che tratta il tema dell’allarme ambientale nella “Terra dei Fuochi”.
«Spero – ha detto, tra le altre cose, il ricercatore alla premiazione – che questa terra torni ad essere “felix”, che i cittadini tornino ad essere i più longevi d’Italia, perché una volta vivevano in un ambiente perfettamente salubre. Spero che con iniziative culturali di questo genere si possa aiutare la Campania, anche se quello ambientale non è solo un problema campano. La Campania, anzi, ha creato un modello di denuncia che verrà usato anche da altre regioni. E’ determinante il legame tra scienza e comunicazione scientifica. Noi ricercatori lavoriamo nei laboratori, ma la gente vuole conoscere il significato di questo lavoro, che si deve comunicare non in una maniera tecnica, ma accessibile a milioni di persone, per capire che impatto può avere sulla salute. L’aspirazione di ognuno è di vivere a lungo, ma quando si vede che le patologie aumentano, la gente si chiede il perché».
Per quanto riguarda i cortometraggi italiani in gara (sempre ispirati al tema dell’Ambiente), in qualità di presidente della giuria, il prof. Giordano ha consengato l’Italian Movie Award d’argento 2014 al corto “Corso Dante” di Gianni Saponara. «Il cinema – ha detto l’autore, ricevendo il premio – deve assolvere anche alla funzione di denuncia, quando si tratta di realtà così poco chiare e brutte. Il corto parla di un imprenditore privo scrupoli che sversa rifiuti e crea discariche attraverso connivenze politiche».
Chiusura di prestigio per il Festival del cinema, con la presenza dell’attrice Cristiana Capotondi, premiata con l’Italian Movie Award 2014, “per la difficile interpretazione di Flora, ruolo di spessore in un’opera di grande responsabilità, in cui ha fornito una performance memorabile, entrando di diritto in quei momenti di cinema che restano nella storia, grazie ad un film – La mafia uccide solo d’estate (2013) – tra i migliori esordi cinematografici si sempre”. «Il cinema – ha detto l’artista ritirando il premio a Pompei – ha la responsabilità e il merito di raccontare alcune realtà. Penso che gli strumenti della comunicazione, come la scrittura o come il cinema, siano sempre utili per raccontare la storia e l’attualità». Con riguardo al suo futuro, la Capotondi ha parlato di “Soap Opera”, il film che sarà in distribuzione da ottobre prossimo. «È il racconto di un condominio e degli avvenimenti che lo sconvolgono tra Natale e Capodanno, il condominio in cui ognuno di noi vorrebbe vivere. È un film molto emotivo e molto divertente, con un cast d’eccezione, con Fabio De Luigi, Diego Abatantuono, Chiara Francini, Ale e Franz, Ricky Memphis».