CAVA DE’ TIRRENI – Una giornata interamente dedicata ai “Racconti”, nata con lo scopo di diffondere un “esperimento d’amore” dalla forte finalità sociale. Sabato 3 maggio il Bar Libreria “Rodaviva”, sito a Cava de’ Tirreni (Sa) in via Montefusco 1, accoglierà Cristina Zagaria, curatrice del progetto “Racconti in sala d’attesa”, raccolta di storie dedicate ai pazienti che aspettano una terapia, una diagnosi o un semplice referto, ma anche a parenti, medici, operatori o associazioni di volontariato che frequentano le corsie degli ospedali. In sua compagnia ci sarà Ileana Bonadies della casa editrice Caracò, che ha contribuito alla realizzazione della tappa cavese dell’iniziativa insieme all’Associazione culturale BLab ed all’agenzia di comunicazione MTN Company. Dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 17.00 alle ore 21.00 di sabato prossimo, dunque, al “Rodaviva” faranno capolino i vari racconti dei dodici autori che, ognuno con una propria narrazione, hanno contribuito alla realizzazione dell’antologia. Il pubblico potrà condividere con alcuni di loro storie di amicizia, sport, amore, passioni, illusioni, coraggio e solitudini. Insomma, storie di vita raccolte nell’opera che fa parte di un progetto interamente no-profit: i proventi di ogni volume acquistato verranno reinvestiti per pubblicare nuove copie, che saranno a loro volta distribuite gratuitamente in tutti gli ospedali che chiederanno di aderire al progetto. Chi acquisterà più di un volume potrà anche portare personalmente i libri in un ospedale a sua scelta, aiutato dal coordinamento dei “Racconti in sala d’attesa”. Programmato alle ore 18.30 il reading, che sarà curato degli attori Brunella Caputo, Cinzia Ugatti, Concita De Luca, Caterina Micoloni ed Andrea Bloise de “La Compagnia del Giullare”, con accompagnamento musicale di Virna Prescenzo. Firmati da Elisabetta Bucciarelli, Luigi Romolo Carrino, Maurizio de Giovanni, Patrick Fogli, Gabriella Genisi, Andrej Longo, Giuseppe Lupo, Emilia Marasco, Marco Marsullo, Antonio Paolacci, Patrizia Rinaldi e dalla stessa Cristina Zagaria, i “Racconti” vengono distribuiti gratuitamente nelle sale d’aspetto degli ospedali italiani. Tra i primi presidi ad aver aderito al progetto vi sono il “Gemelli” di Roma, il “Policlinico” di Milano, il “Pascale” di Napoli, il “Sant’Anna” di Como e gli “Spedali Civili” di Brescia, anche se l’obiettivo è quello di allargare a macchia d’olio il raggio d’azione, arrivando a coprire anche case di cura, istituti geriatrici, luoghi di accoglienza, stazioni, aeroporti, studi professionali. Ovunque ci sia bisogno di regalare un racconto a chi crede di non aver mai tempo per leggere. Il progetto “Racconti in sala d’attesa” è dedicato a Vincenzo Federico, un ragazzo ucciso un anno fa da un tumore al cervello, che nella sala d’attesa dell’ospedale dove stava per sottoporsi ad una seduta di chemioterapia espresse un forte desiderio alla sorella Margherita, con la quale scambiava sms: «In ospedale ci dovrebbero essere dei libri, per tenere compagnia ai pazienti, per aiutarli ad evadere, a distrarsi, ad affrontare la malattia con fantasia, ottimismo, grinta». Ed è proprio questo il fine che si prefigge “Racconti in sala d’attesa”: portare un libro dove di solito non c’è. Regalare ai pazienti storie ed emozioni, per vincere il tempo, per sfidare l’attesa, per non farli sentire soli. Oggi Vincenzo ha lasciato sua moglie Marina e suo figlio di due anni, Giuseppe. Ma il suo desiderio ha aperto la strada a questa affascinante sfida. Nata a Carpi, in provincia di Modena, Cristina Zagaria si è laureata in Lettere all’Università di Bari, per poi specializzarsi all’Università di Bologna con un Master alla Scuola superiore di giornalismo. Diventata giornalista professionista, a 25 anni viene assunta dal quotidiano La Repubblica e lavora nelle redazioni di Bologna, Bari, Roma e Milano. Dal 2007 vive e lavora (sempre per La Repubblica) a Napoli, dove si occupa di cronaca nera e giudiziaria, scrivendo di cultura e politica anche per le pagine locali e nazionali. Nel 2006 il suo esordio letterario, grazie a Luigi Bernardi, con il romanzo “Miserere: vita e morte di Armida Miserere” (Dario Flaccovio). Tra le sue pubblicazioni: “Processo all’Università. Cronache dagli atenei italiani” (Dedalo Edizioni, gennaio 2007), saggio sugli scandali universitari; “L’Osso Di Dio” (Dario Flaccovio, novembre 2007), storia vera di ‘ndrangheta, vincitore del premio Zocca Giovani 2008 e miglior libro dell’anno per Umbrialibri 2009; “Perché no” (Perdisa Pop, ottobre 2009), romanzo breve ambientato a Napoli ed ispirato ad un caso di cronaca; “Malanova” (Sperling & Kupfer, ottobre 2010), storia vera di Anna Maria Scarfò, prima donna in Italia sotto scorta perché minacciata di morte dopo aver denunciato i suoi stupratori. “Malanova” è stato tradotto in Francia, Germania, Russia, Grecia e Paesi Bassi. Nel 2011 ha curato l’antologia “Non è un paese per donne” (Mondadori 2011), raccolta di racconti di 14 autrici italiane, con la prefazione di Miriam Mafai. Nel 2012 ha pubblicato “Veleno” (Sperling & Kupfer, ottobre 2010), romanzo civile sul caso dell’Ilva di Taranto e la storia vera di Daniela Spera.