ZLSC: con Di Cicilia e il suo “l’ultimo Goal” si chiude la X rassegna cinematografica

AVELLINO – La X rassegna cinematografica dello Zia Lidia Social Club si chiude con uno sguardo sull’Irpinia effettuato da un regista nato e cresciuto in questa terra. Domani, domenica 13 aprile, alle 19.30, nella Sala Coro e Orchestra del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino (ingresso da via Fricchione) arriva Federico Di Cicilia con il suo “L’ultimo goal”.
“L’ultimo goal” di Di Cicilia, nuovo full lenght all made in Irpinia, presentato all’ultimo Festival di Giffoni è anche l’ultimo appuntamento con il ciclo “La voce dell’autore”, tappa fondamentale del percorso cinematografico dello Zia Lidia Social Club che da novembre ad aprile ha fatto conoscere nuovi film e autori emergenti al pubblico avellinese.
Domenica 13 aprile alle 19.30 la X Rassegna Cinematografica dello Zlsc chiuderà il suo ciclo di incontri, ospitando il regista irpino Federico Di Cicilia, autore de “L’ultimo goal”, film interamente girato in Irpinia nel 2013 e interpretato da artisti del calibro di Nello Mascia, Massimiliano Gallo, Renato Carpentieri e con la partecipazione di Daniela De Vita, Nicola Capobianco, Gerardo De Blasio e tanti giovani emergenti.
“L’ultimo goal” è la storia di Peppino, un ragazzino nato in un piccolo paese dell’Italia del Sud che ama giocare a pallone tanto da essere soprannominato “Platini”. Peppino è davvero bravo e per questa ragione veniva sempre scelto per primo quando si faceva la conta per formare le squadre, e per questo suo padre era convinto che sarebbe diventato un grande calciatore. Il suo allenatore e mentore Carmando lo aiuta nella preparazione atletica per inseguire il sogno del padre. Ma non tutto va come sperato. Tra amori, infortuni, rivelazioni e crisi adolescenziali, uno spaccato della vita di provincia prima dell’euro.
Il film made in Irpinia, prodotto da Alberto De Matteis, Federico Di Cicilia e Milena Pascucci, avrà le musiche dei La Jeunesse Dorée, Notturno concertante, Molotov e Carlo Venezia.
Di Cecilia muove i suoi primi passi da regista nel 1996 con “La grande occasione”, un documentario vincitore al Salerno Film Festival. Assistente alla regia l’anno seguente nel film “Teatro di guerra” di Mario Martone, Di Cicilina nel 1998 gira “C’era una volta la valigia di cartone”, un documentario in concorso al “Sacher Festival” a Roma e vincitore del Festival dell’Alta Marca Anconetana. Nello stesso anno Federico si diploma alla NUCT, la Scuola internazionale di Cinema e Televisione di Roma ed è assistente alla regia nel film “La cena” di Ettore Scola.
Nel 1999 gira “Scritte d’amore” un cortometraggio. Nel 2001 scrive, dirige e interpreta “Un altr’anno e poi cresco”, un lungometraggio con Paola Cortellesi e Novello Novelli, in concorso ai Festival di Annecy, Villerupt e Montecarlo, vincitore del Premio Giovane Pubblico a Parigi. Nel 2002 si diploma alla scuola di Fiction Mediaset, diretta da Maurizio Costanzo. Nel 2003 gira un altro documentario “Stefania senza cognome”, vincitore del Premio della Critica al Festival dell’Alta Marca Anconetana e proiettato al Festival della cultura italiana di Madrid. Nel 2006 Federico gira il suo nuovo lavoro documentario: “La vita è fatta così!”. Nel 2009 gira “IL TALEBANO” docu-fiction sulla guerra in Afghanistan.
Con “L’ultimo goal” si chiude la X Rassegna Cinematografica dello Zia Lidia Social Club che ha visto un’incredibile partecipazione di pubblico, che da novembre ad aprile ha occupato le sedie della Sala Coro e Orchestra del “Gesualdo” facendo comunque rivivere lo spirito originario del salone di casa di Zia Lidia, ospitando registi emergenti e interpreti della nuovo Cinema italiano che hanno saputo coinvolgere e lasciarsi coinvolgere dagli spettatori.
«Questa rassegna è una piccola vittoria anche perchè abbiamo rischiato consapevolmente in prima persona, allestendo una rassegna impegnativa, articolata e partecipata, senza sponsor e senza alcun sostegno, ma soprattutto chiedendo alle persone di contribuire alla realizzazione di questa rassegna, un po’ in contrasto con la gratuità e la generosità assoluta che ha caratterizzato da sempre la filosofia dello Zia Lidia Social club e l’anima di Zia lidia».