SALERNO – Organizzata dalla Parrocchia di Santa Maria delle Grazie e di San Bartolomeo, in sinergia con le parrocchie del Volto Santo e Medaglia Miracolosa e in collaborazione con l’amministrazione comunale, si svolgerà, domenica 13 aprile, lungo le vie del Centro Storico di Salerno, la XXVII edizione della Via Crucis in costume d’epoca.
L’evento, il cui intento è quello di rievocare e far rivivere i momenti fondamentali della passione di Gesù, dal bacio traditore di Giuda al processo davanti al Sinedrio, dalla condanna a morte pronunciata da Pilato fino alla morte in croce, avrà inizio alle 18.30 con la scena dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme in piazza Flavio Gioia.
Sin dalla prima edizione, nel 1983, l’evento si contraddistingue per una duplice valenza, religiosa e civile. Soprattutto nei primi anni, in piena fase post terremoto, si voleva non solo rievocare la passione di Cristo, ma anche far conoscere e rivalutare la ricchezza storico-artistica di un centro storico ferito dal terremoto e abbandonato dai suoi abitanti.
Ma inizialmente la manifestazione, che per problemi organizzativi, nell’arco della sua storia, non si è tenuta per due edizioni, toccava solo le strade della zona alta del centro storico, in particolare Via Tasso e Largo San Tommaso D’Aquino, piazza dove si affaccia la chiesa di San Domenico, ed era poco seguita anche perché poco conosciuta; nel corso degli anni, nella sua naturale evoluzione, è riuscita, poi, a coinvolgere altre parrocchie snodandosi, adesso, per quasi tutto il centro storico cittadino.
Ormai è una manifestazione consolidata, che coinvolge oltre 130 figuranti, impegnando tutta la comunità parrocchiale organizzatrice, nei tre mesi precedenti, in una scrupolosa preparazione. Anche quest’anno, quindi, la fedeltà dei costumi, abiti tessuti dalle donne della comunità o noleggiati presso le ditte che forniscono costumi per i set cinematografici, la suggestiva atmosfera che si ricrea tra i vicoli del cuore antico della città, la cura nella scelta degli scorci del centro storico più adeguati alle varie scene coinvolgeranno i sempre più numerosi spettatori che ogni anno fanno da cornice alla Via Crucis, provenienti anche da fuori città, permettendo loro di rivivere uno dei momenti religiosi più intensi dell’anno liturgico cristiano.
La scelta di fondo, poi, di individuare gli interpreti, sia per i personaggi principali che per i semplici figuranti, non tra professionisti ma tra la gente dei diversi quartieri della città è particolarmente cara all’organizzazione. Unica eccezione l’interprete di Ponzio Pilato, Marino Cogliani, uomo di spettacolo. “Anche la declamazione dei brani del Vangelo di Giovanni non è affidata ad esperti di dizione – spiega Giovanni Giordano, responsabile dell’organizzazione – ma a nostri collaboratori. Si sarebbe, altrimenti, perso lo spirito popolare della manifestazione, che, ci tengo a sottolineare, non è una processione ma, un racconto a episodi, dal vivo, del calvario compiuto da Gesù prima di morire. Per questo consiglio di non seguire i figuranti ma di raggiungere in tempo i luoghi che ospiteranno le varie scene, segnalati nel manifesto, sfruttando i vicoli che li congiungono”.
Si potrà così scorgere, tra i tanti, il volto sofferente sotto il peso della croce di Fabio Lamberti che interpreta Gesù, i dolci lineamenti di Marianna Di Florio nelle vesti della Madonna, la fierezza di Rosario Giordano come comandante dei soldati ebraici e di Pasquale Senatore, il centurione romano.
Tanti, poi, i ragazzi delle comunità parrocchiali del Volto Santo e della Medaglia Miracolosa, oltre a quelli della comunità organizzatrice, che, insieme alle donne e agli uomini, interpreteranno il popolo, al fianco dei quali, come l’anno scorso, si uniranno molti ragazzi delle scuole primarie Monterisi e Don Milani.