La terza prova stagionale è stata, nonostante l’esito scontato sulla vettura vincitrice, un condensato emozionante di sorpassi. Sia il duello per la vittoria tra Nico Rosberg e Lewis Hamilton sia quelli per le altre posizioni che contano, hanno regalato scariche d’adrenalina a chi ha assistito allo spettacolo in notturna. Purtroppo a fare da spettatori sono stati anche i piloti della Ferrari. Nando e Kimi non sono andati oltre la nona e la decima piazza. Risultati che suonano un allarme dello stesso colore delle vetture guidate. Il gran capo Luca Cordero Montezemolo, in preda al dispiacere di vedere le sue creature arrancare, ha lasciato la pista prima ancora che la gara terminasse. A mio avviso, prima di lasciare la barca che affonda, il capitano della Ferrari dovrebbe analizzare chi e cosa ha portato ad un inizio stagione da incubo. Additare i soli piloti Alonso e Raikkonen sarebbe riduttivo, così come incolpare il pur colpevole Stefano Domenicali. Montezemolo dovrebbe fare mea culpa e ammettere gli sbagli ed abbagli che negli ultimi anni ha preso. Vedere le rosse arrancare nelle retrovie è semplicemente brutto. Cosa fare? Lavorare, lavorare, lavorare, con umiltà e tenacia. Aldo Costa cosa vi fa venire in mente? Guardate la Mercedes: il suo dominio è imbarazzante. I piloti sono in forma e sembrano invincibili. Era dai tempi della Brawn Gp che tra i cordoli non si vedeva una tale supremazia. Da incorniciare anche le prestazioni di Sergio Perez e David Ricciardo. Spettacolo del Bahrain che non fa dimenticare il calo di appeal che la Formula 1 oggi vive. Il rumore delle vetture è paragonabile a quello di rasoio elettrico che compete con una lavastoviglie. Il numero di giri dei motori si arresta a……bei tempi i 20.000 giri della Bmw-Williams di Montoya…..Nelle fasi della frenata quanto influisce l’abilità del pilota? Pilota, poi, che conta sempre di meno: volete farmi credere che Felipe Massa sia più veloce di Raikkonen e Alonso? Suvvia….Si dice che le nuove regole nascano per “trapiantare” le soluzioni adottate in pista sulla produzione di serie. Bene su cento auto vendute quante sono diesel, quante gpl e quante alimentate con la sola benzina? Di cosa parliamo? Uno sport nato per mettere al servizio della velocità la massima espressione tecnologica del periodo, per esaltare gli spettatori non può essere mortificato da scuse pseudo ambientaliste (il rispetto per l’ambiente è altro) e da chi non comprende i dati di vendita. La Formula deve essere divertimento, velocità (oggi si gira cinque secondi più lenti rispetto gli anni addietro), sicurezza, esaltazione delle doti tecniche degli ingegneri e del pilota (non della sua borsa), musica (il sano rumore è un elemento imprescindibile), prestazioni che esaltano gli appassionati. Di appassionante oggi cosa c’è?
ALFREDO DI COSTANZO