Giovani talenti irpini crescono: il nuovo progetto del cantante Simone Pastore

AVELLINO – Si  chiama “Greatest Hits 1970 – 2014” ed è il nuovo progetto LIVE di Simone Pastore, cantante irpino, che abbiamo visto nel dicembre 2012 cantare in prima serata su canale 5. Si tratta della riscoperta dal punto di vista musicale delle più famose e coinvolgenti  “HITS” italiane di sempre, tutte rivisitate e riarrangiate: da L.Battisti a Jovanotti, da Zucchero agli 883, da A.Mannarino a R.Gaetano e tantissimi altri.
Abbiamo raggiunto Simone, che ci ha illustrato i punti salienti di “Greatest Hits 1970 – 2014”.
Simone, com’è nato questo progetto? Di che si tratta?
L’idea è partita dalla voglia di riarrangiare quei pezzi che hanno scritto la musica popolare italiana, con sonorità attuali e interpretazioni personali,  per far ballare e cantare il pubblico. Abbiamo registrato in studio tantissime sequenze che verranno eseguite con un processore audio digitale insieme alle percussioni dal vivo di Orazio Aurilia e alle chitarre di Cristiano Spinelli.
Chi collabora o ha collaborato con te?
Dal punto di vista degli arrangiamenti sono stato coadiuvato proprio da Cristiano Spinelli, noto chitarrista–tournista avellinese, e da Orazio Aurilia, virtuoso batterista e percussionista  che accompagna le sequenze e la mia voce con le sue inconfondibili percussioni in tutti i live.
Ci puoi dire qual è la tua scaletta nei live?
Il repertorio è composto da hit italiane, e non solo, che percorrono un cammino che parte dai mitici anni ‘70 fino ai successi attuali: brani coinvolgenti e riconoscibili sin dalle prime note. In realtà devo rivelare che non è mai semplice scegliere i brani da inserire in scaletta per una serata dal vivo. Tuttavia, posso dire che proponiamo dalle 40 alle 50 canzoni, quindi cerchiamo di accontentare un po’ tutti.
Ti emozioni quando canti?
Si, mi capita spesso, in particolare su alcune canzoni che su di me hanno un effetto nostalgico. Ci sono canzoni che sono come una macchina spazio-tempo e ci portano con la mente esattamente in quei luoghi in cui abbiamo vissuto determinate emozioni, e ci fanno riassaporare sensazioni che riaffiorano solo su certe note.