AVELLINO – E’ uno degli attori più amati del piccolo schermo. Le sue fiction per la Rai incollano al televisore milioni di italiani. E dopo il successo di “Volare”, vestirà nuovamente i panni di Domenico Modugno con “Penso che un sogno cosi”. Ad Avellino arriva Giuseppe Fiorello con il suo personalissimo omaggio al grande Modugno, in scena sabato 8 alle ore 21 ed in replica domenica 9 marzo alle 18.30 al Teatro “Carlo Gesualdo”. “Penso che un sogno così” è il nuovo appuntamento con il cartellone del “Grande Teatro”, colonna portante della XII stagione del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino, organizzata in collaborazione con il Teatro Pubblico Campano. Appuntamento con la grande Musica, ma anche la grande Storia del nostro Paese per uno spettacolo emozionante e suggestivo che farà rivivere sul palcoscenico del “Gesualdo” uno dei cantautori più importanti del dopoguerra italiano, un ambasciatore della Musica leggera italiana nel mondo, un artista che più di ogni altro ha accompagnato il boom economico italiano, condizionando costumi, modi di pensare e dando speranza a intere generazioni. «Modugno non è stato solo una storia da raccontare o un personaggio da interpretare, ma la possibilità di ritrovare un tempo lontano rimasto sempre dentro di me – spiega Giuseppe Fiorello – In questo spettacolo salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili. Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria ed accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi». “Penso che un sogno così” è, però, anche la storia di un giovane meridionale che abbandona la propria terra, sfida il destino, si dirige a Roma per realizzare un sogno e ci riesce, che in pratica è il desiderio comune a tanti ragazzi, anche dei giorni nostri, che scommettono sulla fortuna e sul proprio talento in cerca di una vita migliore. Attraverso il ricordo e l’omaggio al grande Mimì, Giuseppe Fiorello troverà il modo di narrare episodi, vicende, fatti lontani, ricordi e tanti personaggi di un periodo magico, contraddittorio, e forse più felice. Lo spettacolo, scritto a quattro mani da Giuseppe Fiorello e Vittorio Moroni per la regia di Giampiero Solari, ospiterà sul grande palco del “Gesualdo” anche 5 musicisti che accompagneranno il pubblico del teatro comunale irpino indietro nel tempo sulle note indimenticabili del grande Mimì.