SALERNO – Non c’è tempo per leccarsi le ferite, per riflettere sulle cause che hanno determinato il primo stop stagionale, la sconfitta di Conversano. Per la Jomi Salerno è già tempo di ritornare in campo per il recupero della prima giornata di ritorno, partita non disputata a dicembre per gli impegni Mondiali dell’italo-argentina Belotti. Salernitane in campo a Teramo su un campo che spesso in passato ha regalato molte amarezze, su tutte la finale scudetto persa nel 2012. “Abbiamo perso una battaglia – dice il presidente Pisapia – non certamente la guerra. Ciò che più mi è dispiaciuto è stato l’approccio al match; troppo molle, forse troppo presuntuoso. Ovvio che in una stagione possa anche capitare una sconfitta, è normale tanto più se su un campo difficile, ma non ci può stare, invece, un atteggiamento come quello mostrato dalla squadra nei primi venti minuti. Mi aspetto una bella ed importante reazione”. Non inganni la classifica. Il Teramo che di recente ha cambiato la guida tecnica, con l’esperto Massotti che ha preso il posto del dimissionario Chionchio, promette battaglia avendo tute le carte in regola per poter ben figurare. “E’ una squadra cui la classifica non rende giustizia – dice coach Nasta – una squadra con buone individualità e, sopratutto, una buona fisicità. Loro considerano quella contro di noi, l’occasione per un rilancio in classifica. Ci aspetta una vera battaglia”. Morale a parte, la Jomi è ritornata dal big match di Conversano con qualche acciacco di troppo, frutto di una partita giocata all’arma bianca da parte delle motivatissime pugliesi. “Vorrei vedere la stessa grinta, la stessa cattiveria agonistica anche da parte della mia squadra – prosegue il coach della Jomi – gli avversari ci affrontano sempre con un particolare carico di motivazioni e noi dobbiamo essere bravi a ripagare con la stessa moneta”. La gara in programma a Teramo assume particolare importanza anche per la classifica. La Jomi, dopo la sconfitta di Conversano, è seconda alle spalle del Conversano, con una vittoria potrebbe riagganciare la vetta per poi attendere con fiducia la “rivincita” in programma alla Palumbo.