AVELLINO – Doppio appuntamento al Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino per chiudere l’anno gesualdiano. Martedì 17 dicembre nel foyer e sul palcoscenico del teatro comunale irpino in programma gli ultimi due atti della rassegna pensata per celebrare il quarto centenario della morte del Principe dei Musici.
«Il teatro comunale di Avellino è nato nel segno di Carlo Gesualdo ed è proprio al principe dei musici che abbiamo voluto rendere omaggio per un anno intero con un progetto costruito per ricordare e valorizzare un grande e assoluto talento – spiega il presidente del teatro Luca Cipriano – Nel foyer e sul palcoscenico del Teatro a lui intitolato si sono alternati 21 eventi con studiosi, esperti, musicologi, artisti emergenti e di chiara fama che hanno subito il fascino e la suggestione di Gesualdo. Abbiamo coniugato tradizione e innovazione per un cartellone che da febbraio a dicembre ha celebrato Carlo Gesualdo a 400 anni dalla sua morte».
Si parte alle ore 19 con la presentazione della prestigiosa edizione critica dei “Madrigali a cinque voci: Libro Quinto e Libro Sesto di Carlo Gesualdo”, promossa dall’Istituto Italiano di Studi Gesualdiani e dal Comune di Gesualdo, in collaborazione scientifica con l’Università di Pavia ed edito dalla “Stamperia del Principe”, casa editrice di Gesualdo sorta sulle orme dell’antica “Stamperia Carlino”, che il Principe impiantò presso il suo castello in Irpinia.
La presentazione dell’Edizione critica sarà l’occasione per avviare, in conclusione dell’anno gesualdiano, una riflessione sul “destino” delle comunità che hanno deciso di scommettere sulla valorizzazione del proprio patrimonio storico, artistico e culturale.
Interverranno per l’occasione gli ex presidenti della Provincia Alberta De Simone e Francesco Maselli insieme a Giuseppe Mastrominico. Parteciperanno Domenico Forgione, sindaco di Gesualdo, Pietro Guglielmo dirigente Unla, Fiorentino Vecchiarelli, presidente dell’Accademia dei Dogliosi per iniziativa di Giuseppina Finno, Antonio Caggiano, Rosa Covino, Chiara Forgione e Maria De Prisco dell’Istituto Italiano di Studi Gesualdiani.
Un viaggio tra storia e poesia, tra mito e leggenda, sulle tracce di Carlo Gesualdo principe di Venosa sarà invece alla base de “In Flagrante Delicto”, pièce teatrale per la regia di Roberto Aldorasi, scritta da Francesco Niccolini, autore dei più importanti monologhi portati in scena da Marco Paolini, che sarà rappresentata sul palcoscenico del Teatro comunale irpino, martedì 17 dicembre alle ore 21.
“In Flagrante Delicto – il principe, la sposa, il musico e l’assassino” è un lavoro di ricostruzione e di ricerca, di verità storica e di riproposizione poetica. Un tentativo a metà strada fra il mito e la leggenda per sottrarre all’oblio un personaggio dall’ombra inquietante, come Carlo Gesualdo, uomo pieno di contraddizioni e turbamenti che ha vissuto un tempo, quello tra fine Cinquecento e inizio Seicento, cupo e violento, eppure ricco di scoperte rivoluzionarie.
“In Flagrante Delicto”, spettacolo ad ingresso gratuito, verrà presentato al pubblico avellinese per la chiusura dell’anno gesualdiano nell’ambito della rassegna “Il Madrigalista – Genio e follia del principe dei musici”, il cartellone di eventi organizzato dal Teatro comunale irpino per celebrare i 400 anni dalla morte del principe Carlo Gesualdo da Venosa.
Il tardo Rinascimento immaginato da Francesco Niccolini e Marcello Prayer e messo in scena dal regista avellinese Roberto Aldorasi sembra un quadro di Caravaggio, che tra luci e ombre, prova a ricostruire un mosaico, le cui tessere sono rappresentate dalla vita, dall’epoca, dai sentimenti, dalla religione, dalla colpa, dal dovere, e che prendono forma nella musica dei Madrigali.