ATRIPALDA – Se qualche volta avrete percorso la SS 88, nel tratto che da Avellino porta a Benevento, vi sarete potuti imbattere nella visione di uno spettacolo della natura. No, non si tratta di cose ultraterrene o di scenografie particolari…
Spesso quell’arteria viaria è percorsa da decine di ciclisti e in particolare di mattina, frequentemente, ci s’imbatte in un manipolo di atleti con le casacche giallo-blu atripaldesi.
E’ proprio in seno ad essi che si cela il miracolo succitato! Se si osserva con maggiore attenzione il gruppetto in azione, al centro di esso (con i compagni schierati quasi a protezione) o più spesso in testa (a segno di leadership) si scorge una sagoma speciale.
Le sembianze sono quelle di un uomo maturo, con i suoi anni portati bene, ma del tutto simili a quelle degli altri: fisico atletico e longilineo, pelle abbronzata e lucente, capo canuto, capelli d’un bianco argenteo ben in mostra e non uno in meno rispetto agli altri..
Se però, con ancor maggior perizia, vi soffermate ad osservare la pedalata e l’andatura vi accorgerete di essere di fronte a qualcosa di spettacolare, di forzatamente innaturale: innanzi a voi si schiuderà un gioco di equilibrio precario (per chi osserva), ma efficace e funzionale per chi conduce. Una gamba che stantuffa anche per l’altra, penalizzata da un’anca che non ne vuol sapere di fare il proprio dovere!
Non finisce qui, lo stupore si fa ancor maggiore se poi per caso vi troverete a leggere la sua carta d’identità che cita testualmente … “ nato il 01/12/1933 “ !
Stiamo parlando di un avveduto giovanotto che ha appena compiuto 80 primavere e che ogni dì, o quasi, percorre i suoi onesti 70 km con la bici, non curandosi del vento e della pioggia. Pensate che quando fa veramente freddo è lui a dare morale e forza mentale agli altri pedalatori, ricordando i tempi in cui fare sport era per pochi!
Da radice tedesca, il termine “sigu” significa “vittoria”, mentre “munda” è cifrato come “protezione”. Messe insieme queste due parole germaniche, sembra fatto a posta, ci regalano il suo nome: Sigismondo.
Quale etimologia più azzeccata per il nostro Sigismondo Alvino che da ottimo sportivo, qual è sempre stato, conosce bene il significato più altro della parola vittoria. Inoltre, da creatore del sodalizio ciclistico atripaldese degli Amatori della Bici ha da sempre offerto protezione e dispensato consigli a tutti coloro che intendevano intraprendere la carriera a pedali!
Il presidente onorario della decennale squadra ciclistica atripaldese, in settimana, insieme agli inseparabili soci in giallo-blu, ha dovuto fare un allenamento polmonare in più, spegnendo ben 80 candeline!
Inoltre, nella splendida cornice del carcere borbonico di Avellino, durante l’annuale cerimonia organizzata dal CONI, il nostro Sigismondo Alvino ha ricevuto, dal delegato provinciale Giuseppe Saviano e dal presidente regionale Cosimo Sibilia, la prestigiosa onorificenza alla carriera.
La settimana prossima, durante i festeggiamenti per la conclusione della stagione ciclistica, tutti e 50 i soci del Circolo Amatori della Bici di Atripalda si stringeranno ancora una volta intorno al loro capitano per formulargli, insieme a quelli natalizi, immensi auguri per l’importante traguardo raggiunto.
Il 21 Dicembre prossimo inoltre, il Circolo Amatori della Bici di Atripalda, ancora una volta è chiamato ai festeggiamenti: nella sala del Consiglio Comunale del Municipio di Atripalda si terrà la cerimonia di gala per la cittadinanza onoraria ad Enzo Angiuni che tanto ha dato e fatto, per l’avvio della succitata squadra ciclistica. Ovviamente Sigismondo Alvino e i suoi girini saranno in prima fila ad applaudire il benefattore atripaldese!