L’Associazione avellinese “I Senzatempo”, sabato 7 dicembre, presenta ai soci un evento culturale davvero eccezionale e dal grande respiro internazionale: il concerto di Anthony Strong, 28 anni, nuovo emblema del British Jazz, considerato il rivale più giovane di nove anni di Michael Bublé e per il cui talento Rod Stewart è subito ricorso al suo repertorio di parole forti, definendolo “fucking amazing”.
Cantante, pianista, autore inglese, Anthony Strong è considerato la nuova star del jazz internazionale, segnando il suo arrivo sulla scena mondiale con tre album all’attivo tra i quali il l’EP “Delovely”, che ha raggiunto il primo posto della classifica jazz in UK ed il recentissimo lavoro “Stepping out”, un mix di classici del jazz e di brani swing originali, che è attualmente primo nella classifica iTunes di questo mese in USA, precedendo nientemeno che Gregory Porter, Miles Davis, Micheal Buble’ ed Harry Connick Jr.
Sfiorata la vetta anche nella classifica Amazon, dove Anthony ha raggiunto già la seconda posizione in USA.
Strong non ha nulla a che fare con i crooners da carta patinata. È un musicista a tutto tondo, che ha studiato con serietà, e ciò lo si ascolta a note ben chiare. Attinge da un repertorio densissimo che interpreta con personale determinazione, padroneggiando le musiche sia di Cole Porter sia di Stevie Wonder. Dispensa pillole della propria versatilità compositiva con note e ritmi con i quali si fa davvero difficoltà a rimanere fermi e seduti.
L’artista è reduce da un anno particolarmente impegnativo e ricco di successi: insieme alla sua band composta dai migliori jazzisti britannici, Anthony Strong ha fatto il suo debutto in Europa, con numerosi concerti, tra i quali le diverse apparizioni parigine al prestigioso Duc Des Lombard e al Le Grand Rex in apertura del concerto di B.B. King, nonché un tutto esaurito al Stuttgart Jazz Festival, che gli ha fatto conquistare la copertina della rivista Jazz Podium. Numerose anche le apparizioni nei più prestigiosi show televisivi di tutto il mondo.
Nel lavoro che presenterà ad Avellino, “Stepping Out”, sono quattordici gli standard arrangiati dallo stesso Strong, che mettono a fuoco le sue straordinarie doti di pianista e cantante che sa catturare il pubblico con grande energia ed altissima classe. Lo stesso Strong dice che ha voluto che l’album contenesse i brani che più riflettono la sua poliedrica personalità artistica. La sua musica oscilla tra il pop e il jazz e la sua sfida, iniziata nel cercare di dare coerenza e fluidità a questa ambivalenza, è ampiamente vinta in ogni concerto. Ad accompagnarlo un quartetto di grande spessore artistico: Graeme Folwres alla tromba, Dave Ohm alla batteria, Alam Nathoo al sax e Spencer Brown al contrabbasso.
Una serata imperdibile “a tutto swing”, dove sembrerà di essere nella West 52nd street Manhattan o nella Frith Street di Londra. Per informazioni: senzatempo2004@libero.it