È stato consegnato ieri sera, a Sovicille (SI), il premio “Idee Pedalabili” alla Fondazione Vassallo e all’Audax Bike Cilento. All’incontro, condotto da Chiara Lanari, hanno partecipato: Dario Vassallo, fratello del Sindaco Pescatore e presidente della Fondazione a lui dedicata; Giancarlo Benivento, presidente dell’Audax Bike Cilento; Jacopo Armini, sindaco di Monteroni d’Arbia; Serena Pallecchi, rappresentante di ARCI; Anna Maria Betti, assessore al turismo della provincia di Siena.
“Siamo qui – ha affermato Anna Maria Betti – perché c’è un altro modo di viaggiare, di essere dentro un territorio, non da turisti ma da ospiti. Siamo una terra che continua a declinare il proprio patrimonio affinché sia ancora più nostro e lo facciamo anche attraverso l’innovazione. Il lavoro che stiamo facendo con la mobilità dolce riguarda tutto questo.”
“Se parliamo di legalità e di impegno civico – interviene Jacopo Armini – parliamo di Suvignano, che è il bene confiscato più grande, si trova nel nostro comune e per noi è la battaglia di tutta la Toscana da molti anni. Per me questo incontro è l’occasione per salutare Dario Vassallo e fargli presente tutto il mio sostegno. La battaglia per la legalità è soprattutto un gran lavoro di cultura. Io vorrei pedalare insieme a voi, insieme alla Fondazione Vassallo innanzitutto per una battaglia di verità, affinché sia fatta luce sulla vicenda di Angelo Vassallo. So che la Fondazione pedalerà con noi per la battaglia di Suvignano.”
Serena Pallecchi (ARCI) continua confermando l’impegno per la legalità: “Anche io mi associo a quanto ha detto il sindaco Armini e anche noi pedaleremo con voi. Da sempre lavoriamo sulla parte culturale e educativa. Ogni anno mandiamo circa ottocento ragazzi toscani nelle terre confiscate alla mafia dove si svolgono campi di lavoro che promuovono prodotti a km zero con attività di laboratorio volte a valorizzare la sostenibilità e l’ecologia. A Suvignano vogliamo creare proprio questo, una fattoria della legalità che sia gestita in questo senso, ma anche un luogo in cui si discute e si pratica legalità, soprattutto con e per i giovani.”
“Mio fratello – ha raccontato Dario Vassallo – era un pescatore di professione e aveva capito che la vita del mare era pericolosa e dispendiosa. Quando ha fatto il sindaco ha usato le stesse regole, non si è tirato indietro e ha svolto il suo lavoro. Quando noi giriamo per l’Italia ci contaminiamo positivamente: sposiamo le cause che sono difficili da portare avanti e ci impegniamo perché dobbiamo lasciare qualcosa ai nostri figli. Tornando allo sport, la Fondazione è partita da zero, eravamo scalzi, poi ha cominciato veramente a correre con la Maratona di Roma e gli atleti di Chioggia che vi hanno partecipato per due anni con la nostra maglietta. Poi è arrivata la bicicletta: i ciclisti di Fano hanno percorso 900 km per arrivare ad Acciaroli e lo stesso hanno fatto i ciclisti di Carovigno. La domanda è: cosa muove tanta gente, cosa li porta a venire nella terra di Angelo? Noi andiamo in Italia e oltre raccontare la forza di un uomo che ha fatto progredire un territorio e la propria gente. Tenetevi stretta e teniamoci stretta questa terra e insieme combattiamo chi ce la vuole fregare.”
Giancarlo Benivento, presidente dell’Audax Bike Cilento, ha raccontato che “in Cilento non si poteva non ricordare Angelo Vassallo e lo abbiamo fatto mettendoci in gioco nella sua terra con la nostra passione, il ciclismo.”
Jacopo Ruotolo, rappresentante del Bici Club Ari Terre di Siena, ha spiegato il simbolo e il valore di questo premio: “E’ stato realizzato con l’oro della nostra terra, un marmo giallo di Siena, lo consegniamo alla Fondazione Vassallo e all’Audax Bike Cilento per l’impegno e il rispetto della legalità. Siamo orgogliosi, porterete nella vostra terra un po’ della nostra terra.”