AVELLINO – Domani alle ore 18.00 presso il Circolo della Stampa di Avellino verrà presentato “Il Fulmine nella terra. Irpinia 1980”, il libro di Mirko Di Martino che raccoglie il testo dello spettacolo omonimo che il Teatro dell’Osso porta in scena con successo nei teatri italiani da tre anni.
A parlare del libro insieme all’autore ci saranno il Presidente del CoReCom Campania Gianni Festa e l’On. Luigi Famiglietti. La manifestazione è patrocinata dall’Accademia dei Dogliosi, presieduta dal prof. Fiorentino Vecchiarelli, e dall’Associazione culturale “Orizzonti”, presieduta dal Dirigente Scolastico del Liceo “Colletta” prof. Paolino Marotta.
“Il fulmine nella terra” è un racconto in forma di monologo teatrale che ricostruisce i primi giorni del terremoto in Irpinia e in Basilicata del 1980. Il testo, basato su articoli di giornale, testimonianze e documenti originali, racconta le tante storie delle vittime e dei soccorritori, i ritardi, l’impreparazione e gli errori dei soccorsi. Un po’ alla volta, a volte con ironia e a volte con crudezza, emergono le voci dei sopravvissuti e delle vittime, le storie di comuni rasi al suolo come Sant’Angelo, San Mango, Teora; di comuni dimenticati dai soccorsi come Calabritto, Senerchia, Laviano; di comuni invasi dalle TV come Balvano e Lioni; di comuni cancellati e ricostruiti come Conza e Bisaccia. Ma il testo racconta anche l’incontro tra due mondi fino ad allora sconosciuti l’uno all’altro: la povera e isolata Irpinia e la ricca e attiva Italia del Nord, impegnate in un incontro importante ma che fu difficile e carico di pregiudizi dall’una e dall’altra parte.
“Perché ci dovrebbero aiutare gratis se manco ci conoscono?”, si legge in un brano del testo. “E perché dovremmo abbandonare i posti dove siamo nati? – Perché? Ma come perché? E lo chiedete pure? Perché sono posti fuori dalla storia e dalla geografia. Come si può desiderare di non abbandonarli? Come fate a essere sempre così rassegnati? Siete voi che dovete cambiare le cose. Da soli! Questa è un’occasione storica per trasformare una tragedia in un’opportunità di ricostruzione e di sviluppo. – Che certo è un bel modo di vedere un terremoto, non c’è che dire. – Come potete pensare di restare in posti senza nemmeno un barbiere? Ci sono le nostre mogli. Senza un’edicola? E chi legge? Senza una pompa di benzina? E chi la tiene la macchina? Vi va bene così, allora? E’ questa la vita che volete? E allora perché sono cent’anni che andate via dalla vostra terra? Perché è meglio sentirsi italiani all’estero che stranieri in Italia”.
“Il Fulmine nella terra” è anche anche il racconto di un’epoca che sembra molto più lontana di quanto non sia in realtà, un’ironica e a tratti dolorosa narrazione dell’Italia del 1980 rivissuta attraverso le musiche, i film e la TV di quegli anni, che rendono ancora più amaro il contrasto tra la spensieratezza dell’Italia da bere e la tragicità dell’evento sismico.
Dice l’autore del testo, Mirko Di Martino: “Trent’anni fa, l’Italia cantava “Disco Bambina” con Heather Parisi, esultava per l’oro di Pietro Mennea, indossava i pantaloni stretti di Miguel Bosè, ballava al suono della Disco-music. Trent’anni fa, l’Italia si guarda allo specchio nelle macerie dell’Irpinia e non si riconosce: troppe cicatrici sul suo volto, troppe piaghe non ancora sanate, troppa gente dimenticata. I bambini di trent’anni fa sono cresciuti e oggi si guardano alle spalle e non trovano più nulla. I paesi dei loro padri sono luoghi stranieri, città lontane nel tempo, cartoline inviate da un mondo che non hanno mai conosciuto. Rievocare Il 23 novembre 1980 con i mezzi della a teatro significa cercare di posare un ponte sul fiume della memoria, significa provare a riallacciare i legami tra due epoche, due generazioni, due mondi, che dividono la stessa terra senza mai toccarsi”.
Da questo testo, il Teatro dell’Osso ha tratto uno spettacolo interpretato dall’attore Orazio Cerino, che il 23 novembre 2013 andrà in scena ad Avellino nell’Auditorium delCarcere Borbonico alle ore 19.00. Patrocinato dal Festival Internazionale di Giffoni, “Il Fulmine nella terra” viene rappresentato da tre anni nei teatri e nei comuni italiani, ed è stato rappresentato anche a Gemona del Friuli in occasione delle celebrazioni per l’anniversario del terremoto del ’76 e, per due anni consecutivi, nell’ambito delle manifestazioni nazionali organizzate dall’associazione “Io non tremo” di Pesaro.