AVELLINO – Il pubblico delle grandi occasioni ha salutato la prima del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino che ha inaugurato la XII stagione teatrale con la Messa da Requiem di Giuseppe Verdi portata in scena dall’Orchestra e dal Coro del Teatro San Carlo di Napoli.
Una grande presenza di ospiti è intervenuta alla prima stagione del Teatro comunale irpino tra cui il Questore Maurizio Ficarra, il Comandante dei Carabinieri Giovanni Adinolfi, il sindaco di Avellino Paolo Foti, il vicesindaco Stefano La Verde, il vicesindaco di Napoli Tommaso Sodano, l’ex presidente del Senato Nicola Mancino, il Procuratore capo di Bari Antonio Laudati, gli onorevoli Giuseppe Gargani, Ortensio Zecchino, Angelo D’Agostino, Rosetta D’Amelio ed Ettore Zecchino,il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “Moscati” Giuseppe Rosato, il presidente dell’Alto Calore Servizi Lello De Stefano, il presidente dell’Ordine degli Avvocati Fabio Benigni, il presidente del Conservatorio “Domenico Cimarosa” Nicola Battista e il giornalista Rai Gigi Marzullo
La serata del “Gesualdo” si è aperta con i saluti del presidente dell’Istituzione Teatro comunale Luca Cipriano che ha letto dal Palcoscenico del Teatro il messaggio di auguri inviato alla città di Avellino dal Presidente del Consiglio dei Ministri Enrico Letta.
Rosanna Purchia, Soprintendente del Teatro di San Carlo, invece, prima dell’inizio del concerto ha ribadito l’importanza del protocollo d’intesa firmato lo scorso aprile ad Avellino tra il San Carlo e il “Gesualdo” che porterà al Teatro comunale irpino nei prossimi anni la grande Lirica e la Sinfonica. Anche Alfredo Balsamo ha sottolineato la grande sinergia tra il Teatro Pubblico Campano e l’Istituzione culturale avellinese, manifestando la volontà di continuare questo percorso insieme.
Prima della Messa da Requiem c’è stato anche un fuori programma d’eccezione con l’interpretazione del San Carlo del coro del Va’ Pensiero tratto dal Nabucco di Giuseppe Verdi, emozionando gli oltre mille spettatori del “Gesualdo” che hanno tributato un lungo applauso al grande compositore di Busseto nel duecentesimo anniversario della sua nascita.