Ancora una volta la città pugliese di Corato (BA) assegna un prestigioso premio al giovane artista altirpino Giuseppe Amoroso De Respinis, classificandosi al Secondo posto alla 45esima edizione del “IL PENDIO” – Mostra d’Arte riservata ai giovani artisti del Mezzogiorno d’Italia.
Tale evento artistico, organizzato dalla ProLoco Quadratum con presidente Gerardo Strippoli, che rientra nel programma dell’estate coratina, è una delle manifestazioni artistico-culturali più importanti e significative di tutto il meridione: infatti quest’anno ha visto la partecipazione di circa 50 artisti provenienti da varie regioni.
L’attuale edizione del “IL PENDIO” ha avuto tra l’altro il patrocinio delle regioni Puglia, Campania e Basilicata, delle provincie di Bari, Matera, Latina, Lecce, BAT, Frosinone e Taranto, e di diversi comuni, nonché il contributo di importanti aziende tra cui il Pastificio Granoro.
Il giorno 21 Agosto alle ore 19 in Piazza Dei Bambini si è svolta la cerimonia di premiazione e inaugurazione della mostra che, allestita nella splendida cornice del Pendio Brisighella, resterà aperta fino al 28 Agosto 2013.
Davanti ad un numeroso pubblico hanno preso parte alla cerimonia di premiazione il presidente delle ProLoco Quadratum, il sindaco di Corato, il presidente del Forum dei Giovani di Corato, alcuni componenti della giuria e diversi amministratori regionali e locali.
Il premio ricevuto in questa occasione va ad arricchire il già nutrito curriculum artisticodel giovanissimo Giuseppe Amoroso De Respinis, che tra i vari premi e riconoscimenti vanta anche la Medaglia del Presidente della Repubblica.
L’opera premiata ha per titolo “Tra sogni e disillusione” –acrilico su tela 100×120 cm – che riceve un premio acquisto da € 1000,00. Questa è la descrizione dell’autore riguardo all’opera: “L’artista vuole trasmettere attraverso il suo linguaggio espressivo l’attuale stato d’animo caratterizzato da una alterazione della coscienza ove sogno e realtà si fondono e confondono, rendendogli impossibile (o quasi) distinguerle.
I pensieri, così come le azioni che da tali pensieri conseguono, sono costantemente permeati da una “razionale irrazionalità”, tanto da far diventare il dipinto immagine di un sogno.
Quindi l’insieme di colori e di tonalità impresse nella tela non sono altro che il sussulto evanescente della propria anima, eternamente in bilico tra speranza e disillusione, tra dolce sogno e cruda realtà. In questo equilibrio precario di emozioni, il linguaggio utilizzato dal giovane artista non ha il compito di sospingere l’uomo verso l’uno o l’altro abisso, ma semplicemente quello di dar voce e vigore alle sue paure, ai suoi desideri più intimi, all’amore, alla rabbia, allo spaesamento interiore, alla confusione o alla consapevolezza del momento.”
Giuseppe Amoroso attualmente frequenta la Magistrale in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Salerno e da circa un decennio è allievo dell’artista avellinese Augusto Ambrosone.