Arte In Scena: Nel Foyer Del Teatro Gesualdo Arrivano Le Cermiche Di Piccoli

La resistenza dell’argilla come elemento imprescindibile della creazione artistica. Da questo concetto parte e si irradia tutta la creatività di Raffaele Piccoli, ceramista palermitano che presenterà le sue opere nel Foyer del Teatro “Carlo Gesualdo” di Avellino da venerdì 19 luglio alle 18.30.
 
La mostra delle ceramiche di Raffaele Piccoli si inserisce nell’ambito del cartellone “Arte in scena 2013, il progetto di “Teatro aperto” a tutte le forme d’arte, a tutti i linguaggi della cultura e a tutti i talenti che coltivano e difendono il bello, fortemente voluto dalla presidenza dell’Istituzione Teatro Comunale.
Al vernissage di venerdì 19 luglio in programma alle 18.30 nel Foyer del Teatro “Carlo Gesualdo”, interverrà insieme all’autore, anche l’architetto Vincenzo Cristallo.
 
Nella realizzazione delle sue opere, Raffaele Piccoli ama sperimentare la resistenza dell’argilla tagliandola, aprendola, scomponendola e ricomponendola, generando lastre molto sottili, colpendo violentemente le forme per sondarne le estreme possibilità.
 
La mostra delle opere di Raffaele Piccoli rimarrà aperta fino al 31 agosto e sarà visitabile dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20.
Per maggiori informazioni telefonare al numero 0825.771620
 
Biografia di Raffaele Piccoli
 
Nato a Palermo nel 1970, Raffaele Piccoli si è formato all’Accademia di Pittura e Restauro “Abadir”, presso l’Abbazia di San Martino delle Scale, alle porte del capoluogo siciliano, dove ha imparato l’arte della ceramica.
Dopo il diploma, nel 1998, ha iniziato a lavorare nel campo del restauro pittorico e lapideo, finché nel 2004, spinto dalla profonda esigenza di esprimersi artisticamente e di dare spazio alla propria creatività, ha messo su un laboratorio di ceramiche Raku, proprio all’interno dell’Abbazia di San Martino delle Scale e dell’Accademia “Abadir”, dove insegna Tecnologia della ceramica.
Vivace e accogliente nelle sue tonalità di porpora ed ocra, il laboratorio si affaccia su un grande cortile interno, immerso in quel silenzio tipico dei luoghi sacri, dove più naturalmente la suggestione si trasforma in creatività.