Due serate a chiudere la sezione Incontri d’Autore quelle del 9 e 10 luglio a Maiori, nell’ambito della 7a edizione di ..incostieraamalfitana.it Festa del Libro in Mediterraneo, prima dell’annuncio ufficiale del vincitore del Premio “costadamalfilibri”, che sarà consegnato Giovedì 11 luglio in Villa Guariglia a Vietri sul Mare.
Martedì 9 luglio protagonisti della serata Annalisa Santamaria e Giuseppe (Pippo) Zarrella. Una vita sospesa tra l’Italia e le Ande boliviane quella di Linda, tra incomprensioni coniugali e storie di adozioni mancate, il tema di “Dintorni di una donna comune” (ilibridellaleda), opera prima della scrittrice “casalinga”, come si ama definire, Annalisa Santamaria, salernitana che ama il teatro e la musica. Un miniromanzo fantareale di varia umanità è quello, invece, di Giuseppe (Pippo) Zarrella: “Avanzi. Storie straordinarie di ordinario disagio” (FI editrice) si snoda attraverso 12 racconti di persone che rappresentano il mondo della marginalità. Giunto alla seconda edizione, si avvale di una prefazione dell’attore Federico Salvatore. Aspirante avvocato, il salernitano Pippo Zarrella crea i suoi racconti in compagnia del suo pesce rosso, Flipper.
Mercoledì 10 luglio il professor Giuseppe De Marco, con il saggio “Qui la meta è partire” (Marsilio), partendo dall’analisi di alcune opere della modernità letteraria italiana, punta al «visibile» dell’essenza, della coscienza e del pensiero attraverso la parola, a «leggere l’invisibile nel visibile». Lo studioso di Omignano Scalo ha scandagliato le coordinate utili per orientarsi su alcune specifiche rotte della ‘geografia letteraria’, così scandita: La rosa di Pesto e il Viaggetto in Etruria di G. Ungaretti; Le meraviglie d’Italia di C. E. Gadda; il Viaggio in Italia di G. Piovene; Le città del mondo di E. Vittorini. Ne discende che l’iter di ogni singolo autore attiva figurazioni sorrette e nutrite dall’idea di un «infinito viaggiare» verso una Terra promessa sempre anelata e mai attingibile. Ogni approdo diviene, così, punto di partenza per una nuova mèta in una dialettica incessante tra sosta e movimento. In “Il valore paradigmatico dei soprannomi” (brunolibri), invece, il professor Alberto Mirabella analizza le origini storiche dei soprannomi e la loro funzione nella società, dando anche indicazioni di tipo metodologico. A Sarno, l’agnomen, superfluo per chi nella comunità era identificabile per le sue condizioni privilegiate (i notabiles, gli honorabiles), a partire dal ‘600 (ma probabilmente già nel ‘500) si rese indispensabile, per distinguere il casato di individui dallo stesso cognome, soprattutto quando il processo di differenziazione di attività e ruoli divenne tumultuoso.
I due appuntamenti nell’Anfiteatro del Lungomare Amendola di Maiori, con inizio ore 20.30.
Gli autori saranno intervistati, nel corso delle due serate, dai giornalisti cavesi Franco Bruno Vitolo e Patrizia Reso, e dal direttore organizzativo di ..incostieraamalfitana.it Alfonso Bottone.
Nel corso della serata del 10 luglio sarà consegnata alla signora Rita Lucantoni, vedova dello scrittore Ezio Falcone, il Premio “MarediCosta” amalfiguide.it alla memoria dell’indimenticabile studioso della gastronomia di questa terra.
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