“Dopo essere tornati nel calcio che conta, corre l’obbligo di ringraziare gli artefici di questa incredibile scalata iniziata il 10 agosto 2009, esattamente un mese dopo la dolorosissima scomparsa della gloriosa US Avellino 1912, soprattutto per la serietà con cui è stato portato avanti il progetto di rinascita dell‘Avellino ed ancor più per le promesse mantenute da questa società”. Così in una nota il Club Baronia Biancoverde.
“Siamo in serie B, categoria che ci offre l’opportunità di confrontarci con squadre di ottimo livello, in stadi, in città e con tifoserie che hanno fatto la storia del calcio italiano al pari nostro. I ricordi di campi come quelli di Somma Vesuviana, Paola (si, Paola (CS) perchè non ci siamo fermati neanche davanti ad una partita in campo neutro a porte chiuse!), Modica, Castrovillari, Mugnano di Napoli e tanti altri, sono ancora vivi nella nostra memoria. Esserci stati, al seguito del LUPO, ci rende orgogliosi al pari delle trasferte fatte negli stadi come il San Paolo, il San Siro, l’Olimpico di Roma e dei tanti girati nelle serie maggiori, perché per noi conta solo la maglia e non la categoria. Siamo in serie B, categoria che abbiamo da sempre onorato sotto il simbolo dell’US Avellino 1912, simbolo che oggi potrebbe tornare sulle maglie biancoverdi, simbolo a cui tutti i tifosi dell’Avellino sono affezionati e che, almeno noi di Baronia Biancoverde, vorremmo rivedere sulle nostre maglie, sulle nostre sciarpe, sulle nostre bandiere e sui nostri striscioni. Ed è a questa società, a cui vanno i nostri più vivi ringraziamenti, che rivolgiamo l’appello di fare il possibile affinché il logo e la denominazione dell’US Avellino 1912 tornino a vivere sui campi della serie che più ci compete, atteso che, noi tifosi della Baronia, così come siamo certi faranno tutti gli altri tifosi del LUPO, faremo la nostra parte, contribuendo con la sottoscrizione degli abbonamenti oltre che con l’acquisto delle quote dell’amato logo”, conclude la nota.