Il Cimarosa, con la rassegna concertistica “Il Cimento dell’Armonia e dell’Invenzione” ha finora incontrato la città con una serie di concerti cui hanno fatto da sfondo alcuni tra i più bei palchi del nostro territorio. Dal convento delle Suore Benedettine di Mercogliano al Duomo di Avellino alla chiesa di San Generoso, finora i musicisti del Conservatorio hanno riempito di armonia luoghi dedicati al culto. Dal prossimo concerto l’Istituto Musicale invita i cittadini nella propria struttura, il luogo dove la musica nasce. L’Auditorium Vitale offrirà la scena a “I trii di Fritz Spindler” con Mario Dell’Angelo al violino, Antonio Colonna al violoncello e Simonetta Tancredi al pianoforte venerdì 7 giugno alle 19,30. (L’accesso è da via Circumvallazione a causa dei lavori in corso in piazza Castello).
Il compositore e pianista tedesco, nato in Turingia nel 1817 e morto a Dresda nel 1905, in Italia è conosciuto solo per composizioni come la Sonatina dedicata all’infanzia o la Cavalcata degli Ussari per pianoforte a quattro mani. Fu, invece, un compositore molto prolifico nella produzione cameristica, nella quale risalta un quartetto per pianoforte ed archi e un quintetto per fiati e pianofote, oltre ai trii che saranno presentati nel concerto. Ma compose anche notturni per pianoforte e una polacca, tre sinfonie e musica da danza.
I concerti della rassegna sono frutto dell’attenzione che il Conservatorio Cimarosa , grazie alle scelte dei maestri che svolgono attività didattica e di ricerca, riserva agli autori “ingiustamente” poco conosciuti dal grande pubblico, che meritano, invece, di essere eseguiti e ascoltati per il grande valore della loro produzione e la bellezza delle loro opere. “Per quanto riguarda Spindler – ci tiene a puntualizzare il vice direttore del Conservatorio, Antonio Di Palma – le biblioteche in Germania e Francia sono ricche di documenti che ne attestano la fama, aumentata dal fatto che il compositore attraversò più epoche musicali, sviluppando un repertorio ricco di contenuti, a causa della sua longevità. Purtroppo finora è stato poco conosciuto in Italia. E’ tempo di porvi rimedio”.