Dopo le tre consecutive e convincenti vittorie in casa, la Sidigas Scandone Avellino di coach Pancotto è attesa da tre trasferte in fila. Si inizia domenica a Biella, su un campo che si preannuncia caldo, ma che non deve spaventare Lakovic e compagni dopo le ultime positive prestazioni.“Se un mese fa ci passava addosso il treno adesso ci passa solo una locomotiva e di questo dobbiamo essere consapevoli. – esordisce così coach Pancotto – Ci aspetta una partita importante ma, non definitiva. E’ la prima di tre trasferte e torniamo a giocare fuori casa dopo un mese. Guardando la situazione globale, da qui a fine campionato, dobbiamo affrontare tre gara in casa e sei fuori: il nostro imperativo sarà giocare bene, lottare ed essere consapevoli che tutto quello che abbiamo adesso è stato conquistato sul campo. Il nostro obiettivo rimane quello di centrare la salvezza. Giochiamo in trasferta a Biella, squadra che ci ha battuto all’andata e sta caricando, giustamente, la partita e l’ambiente. Dobbiamo avere consistenza mentale, organizzazione di gioco offensivo e un buon apporto difensivo, oltre alla capacità di evitare ogni pausa”.“Qual è l’attuale stato psicologico dello spogliatoio?““In passato abbiamo saputo affrontare qualsiasi problema. Adesso non siamo con i piedi sull’abisso, ma solo con le punte. In un anno bisogna saper vivere tutte le situazioni, prima siamo stati incudine adesso siamo martello ma dobbiamo essere concentrati e determinati ad esserlo e questo lo possiamo fare solo con il lavoro”.“Da più parti si dice che il rilancio di Avellino è legato ai nomi di Pancotto e Lakovic”.“I risultati non sono legati al talento ma al lavoro, e in questo discorso c’è il frutto dell’operato di tutti: della società, che ha preso Jaka, del coach e della squadra a partire dallo stesso Lakovic. Lui è la punta di un iceberg formato da tantissimi giocatori di grandi capacità morali come Dean, che per la squadra sta facendo un grande lavoro, dando un apporto fondamentale sia durante le gare, che in allenamento. Aver ribaltato tutte le situazioni negative è frutto di un intenso lavoro: i complimenti devono aumentare l’autostima ma dobbiamo continuare a lavorare”.“Rispetto all’esordio contro Montegranaro c’è stato un grande cambiamento”.“Chi lavora deve avere fiducia, ma non presunzione. Volevo portare entusiasmo, energia e certezze a questa squadra: dietro questo c’è una solida base di lavoro. Adesso non dobbiamo accontentarci di quanto abbiamo fatto, ma bisogna continuare, anche perché non abbiamo conquistato niente e sappiamo che dobbiamo lottare ancora”.