Decisamente non si aspettava un’accoglienza del genere Jaka Lakovic. La sala stampa del PalaDelMauro non è mai sembrata così piccola come oggi, ma la presentazione di un giocatore di questo calibro non poteva che destare interesse ed entusiasmo. A presentare il play sloveno alla stampa e ai tifosi il vicepresidente della società, Annamaria Malzoni: “Sono orgogliosa di essere qui per presentare il nostro nuovo acquisto. Per introdurlo basta guardare il suo palmares. Voglio solo aggiungere che la società, già da tempo, si era resa conto di dover intervenire sul mercato per colmare una carenza ben chiara. Abbiamo aspettato tanto ma siamo sicuri che abbiamo operato al meglio”.
E’ toccato poi a Lakovic rispondere alle domande dei tanti giornalisti presenti in sala.
“Quali sono le prime impressioni dopo due giorni. Sei pronto a calarti in una realtà che lotta per obiettivi diversi rispetto a quelli cui sei abituato?”
“Prima di tutto grazie per questo benvenuto fantastico. Questo calore mi fa molto piacere. Voglio poi ringraziare la dirigenza per come mi ha accolto, e la proprietà nella persona dell’Ing. De Cesare. I colloqui con lui sono stati determinanti per farmi capire che il progetto che si vuole costruire è solido e che c’è tanta voglia di raggiungere obiettivi importanti. La prima impressione sulla città è stata molto positiva: piccola, accogliente, si mangia bene e la gente è amichevole. Ho conosciuto i compagni di squadra e sono tutti ottimi giocatori. Adesso c’è solo da lavorare duro e vincere quante più partite possibili”.
“Hai parlato con Golemac? Cosa ti senti di promettere alla città e ai tifosi?
“Si ho parlato con Jurica. Mi ha detto, che qui l’anno scorso si è trovato benissimo con tutto l’ambiente, la società e la città. Mi ha detto del forte legame che lega la squadra ai tifosi ed effettivamente adesso me ne rendo conto anche io. So di voler dare a questa squadra la mia voglia di vincere. Non c’è differenza se si lotta per il titolo o per altri obiettivi perché, per entrambi, si deve lavorare duro, giorno dopo giorno.”
“Cosa ti ha chiesto coach Pancotto?”
“Ho parlato con il coach anche quando ero in Slovenia e le sue parole sono state fondamentali per la mia scelta finale. Voglio dimostrare la mia leadership e la mia capacità di gestire il team, ma la pallacanestro è uno sport di squadra e una persona da sola non potrà mai vincere. So, però, che i miei compagni faranno di tutto per vincere, esattamente come me”.
“Con che motivazioni vieni ad Avellino? Conoscevi già i tuoi nuovi compagni?
“Voglio vincere e combattere per un obiettivo, anche quando faccio la gara di tiro in allenamento. Ho le stesse motivazioni di quando ho iniziato 15 anni fa. Conoscevo Spinelli perché ci ho giocato contro in Eurolega quando giocava a Napoli, Dean, Ivanov e Richardson perchè ci ho giocato contro quanto ero in Spagna”.
“Sei appena arrivato, ma è possibile pensare anche a una tua conferma per la prossima stagione?”
“Al momento dobbiamo andare avanti un passo alla volta, ma è chiaro che sarebbe un onore per me rimanere un altro anno qui ad Avellino”.
E’ la prima volta che giochi in Italia. Cosa pensi del campionato italiano?”
“Vedendolo sempre da fuori, ho visto un tipo di gioco diverso rispetto alla seria A greca o turca, più veloce e meno fisico e questo mi piace e non vedo l’ora di confrontarmi con questo nuovo tipo di gioco”.
“Domenica arriva la prima della classe: sembra il match giusto per far svoltare la stagione.”
“Si è vero, può essere la partita perfetta per iniziare la mia nuova esperienza in Italia, la cosa migliore per noi e per l’ambiente, per iniziare a far girare la stagione e crescere l’entusiasmo”.
“Hai il biancoverde nel destino?”
“Può essere.“
Fonte: Scandone basket