Di Gianvito Corbo – La squadra della Città di Atripalda non sta vivendo un periodo brillante dato che ad inzio anno, in seguito alle burrascose vicende societarie, giocatori di valore assoluto come La Marca, Angieri, Cannalonga hanno preferito volare verso lidi più sicuri indebolendo così la rosa di primissimo valore costruita dal direttore sportivo atripaldese Iannaccone. In merito a questo, abbiamo intervistato Mario Tirri, capitano della squadra d’eccellenza Atripalda.
Che cosa ne pensi dell’Atripalda?
“Ora come ora siamo tutti giovani, siamo partiti con una squadra che doveva arrivare ai vertici,ci ritroviamo con un nuovo mister e soprattutto con una squadra che può fare bene”.
Cosa ne pensa delle ultime cessioni?
“L’ultima cessione riguarda Nardi,un giocatore importante in attacco. Abbiamo perso un giocatore di categoria e non dico che abbiamo perso il 50 % della squadra,ma quasi.Riguardo a questa cessione la società è intenzionata a prendere un altro attaccante.Un’altra cessione importante è anche quella di De Falco,un buon centrocampista,anche se a riguardo la società ha preso due ottimi giocatori,i fratelli Izzo con cui già ho giocato a Solofra”.
Quindi questa è una squadra che ha deluso le aspettative pre-campionato?
“Sicuramente poichè siamo partiti con una corazzata,parliamo di Riccio, Nappi, La Marca e Angieri, un mister come Carlo Amato che è di categoria superiore. Purtroppo abbiamo avuto dei problemi come molte società in questo periodo, per fortuna l’Atripalda ha una buona juniores che sta contribuendo in modo molto positivo alla prima squadra”.
Quali sono gli obiettivi per la prossima parte del campionato?
“Raggiungere subito la salvezza,fare più punti possibili”.
Da capitano cosa si sente di dire alla squadra e ai tifosi?
“Ai tifosi dico che ci devono stare vicino come hanno sempre fatto perche sono un uomo in più. Alla squadra dico che dobbiamo essere umili, dobbiamo impegnarcie dare più del 100 % e i risultati verranno anche perchè abbiamo un mister molto bravo”.
Vuole dirci qualcosa riguardo al tuo futuro?
“Per ora non lo so,sicuramente finirò il campionato qui,mi trovo molto bene,mi sento a casa e la società la vedo come una famiglia.Sono sempre a disposizione della società”
Da quali giocatori si aspetta di più per le loro capacità in questa parte del campionato?
“Ci sono più di due giocatori, l’attaccante Modesto che è un buonissimo giocatore e deve fare molta esperienza e può dare una grande mano,poi c’è Tancredi, classe 93, che ha personalità e punto molto su di lui. Infine c’è Galluccio, che l’anno scorso è stato infortunato, è stato utilizzato poco e secondo me bisogna puntare molto su di lui”.