Con il successo della mostra fotografica con oltre 200 foto, che si è tenuta nei giorni scorsi presso il Circolo della Stampa di Avellino, si è conclusa la celebrazione dei cent’anni dell’Istituto Tecnico “ Luigi Amabile “ di Avellino.
Dal dibattito dedicato alla figura di Luigi Amabile, con la partecipazione dello storico Francesco Barra alla mostra fotografica “ Come eravamo….Amabilmente, dalla manifestazione notturna in via De Concilii, tra amarcord e spettacolo musicale all’omaggio alla tomba di Amabile il bilancio può dirsi più che positivo.
E’ stato il prof. Enrico Petruzzo ( nella foto, al centro con Antonio Matarazzo, Giuseppe Petrucciani, Paolino Salierno e Gianni Festa ) il regista impeccabile dell’evento, che ha saputo dare l’anima ed il cuore per la perfetta riuscita delle manifestazioni . Al suo fianco , come consulente storico il preside avv. Paolino Salierno, per oltre 33 al servizio dell’Istituto, prima come docente poi come preside.
Si è costituito il comitato ex-alunni : presidente onorario dottor Antonio Clemente, presidente, giornalista Gianni Festa, vice presidente preside Mario Matarazzo. Referenti del comitato: dott.Antonio Matarazzo, cav.Angelo Trunfio, i prof. Elio Iannuzzi, Paolo Ricci, Massimiliano Carulllo, Rosanna Rebulla, Teresa Cucciniello, dott. Carmine Preziosi, dott.Antonio Pascotto. Delegato stampa giornalista Giuseppe Petrucciani.
Ha collaborato avellinesi.it.
Prezioso è stato il contributo dell’ex-alunna Sara Petruzzo.
Nel corso dell’incontro degli ex-alunni , organizzato da Angelo Trunfio, è stato ricordato che nel 1963 furono ammesse i primi “ geometri in gonnella “ Carmela Poto e Margherita Soriano di Lioni. Un fatto, all’epoca, abbastanza raro nelle scuole italiane.
Si sono ritrovati, dopo 50 anni gli alunni della III C 1961-1962 : Carmine Rafaniello, Giuseppe Petrucciani, Inigo Lugiano ed Edmondo Amatucci.
Numerose e significative le testimonianze.
Il preside Paolino Salierno ha raccontato il ruolo rivestito dall’Istituto nella storia della città : “ Negli anni si è consolidato il rapporto di fiducia con la comunità, le famiglie affidavano i figli al corpo docente, convinti che avrebbero saputo trarre da qui ragazzi i migliori frutti ,L’Istituto ha formato generazioni su generazioni e molti diplomati hanno raggiunto traguardi prestigiosi “. Tra questi ricordiamo il dott. Domenico Labruna, Dirigente Generale della Ragioneria Generale dello Stato, il dott. Edoardo Borriello, noto giornalista economico del giornale “ La Repubblica”-
Il prof. Elio Iannuzzi, docente di economia all’Università di Salerno: L’Amabile è stata parte importante della mia vita. Non solo perché lì ho studiato e mi sono diplomato, ma anche perché sono tornato in questa stessa scuola come insegnante, ritrovando i miei vecchi docenti. In quella scuola ho acquisito metodo di studio, ho imparato che ogni risultato richiede sacrificio, lezioni che mi hanno permesso poi di raggiungere traguardi prestigiosi.
Il dott. Antonio Matarazzo ex-sindaco della città di Avellino ha voluto ricordare la sua IV B dell’anno 1961-1962: Una classe eccezionale, ciascuno eccelleva in una disciplina differente e ciascuno è riuscito a farsi strada nella vita. Era l’epoca in cui la meritocrazia era parte integrante della società, in cui volevamo meritarci la promozione con le nostre forze.
Il preside Mario Matarazzo ha parlato della “ famigerata “ V C anno 1960-61: Fummo alunni non facili e piuttosto “ turbolenti “. Ci sentivamo i “ padroni” di quel nostro piccolo mondo studentesco, ai quali tutto poteva essere consentito: Restammo però alunni capaci d’instaurare con i propri insegnanti ( Vittoria Battista Pellecchia, Gerardina Lenguito Papa, Orsolina Tarantino Fraternali, Hugo Girone, Beniamino Siciliano, Antonio Caputo Lello Giannattasio ) rapporti di leale dialettica , spesso polemici e duri, ma sempre nel rispetto dei reciproci ruoli.
Appuntamento al …. prossimo evento.