Ormai mancano poco più di 48 ore per scoprire se i Maya avevano ragione e se il mondo davvero finirà. Dal canto suo il Teatro Gesualdo si prepara a sfidare la sorte in una due giorni di musica e si affida all’ugola del tenore Piero Mazzocchetti, «una delle voci più interessanti della sua generazione» come lo definì l’immenso Luciano Pavarotti.
Venerdì 21 e sabato 22 dicembre 2012, alle ore 21.00, il pubblico del Carlo Gesualdo potrà assistere ad un concerto da fine del mondo che si aprirà, neanche a dirlo, col “Nessun dorma” di Puccini che il tenore abruzzese intonerà e che dà anche il titolo allo spettacolo. Una vera e propria esortazione a stare vigili, svegli in attesa dell’ora fatale.
Mazzocchetti, nato a Pescara nel 1978, è stato definito l’erede di Pavarotti per l’emozione che trasmette al pubblico quando canta, per l’amore che mette quando intona il “Nessun dorma”. Il tenore ha iniziato fin da bambino a suonare e ad avere la passione per la musica e poi un giorno l’incontro, in un pianobar, di quello che poi sarebbe stato il suo maestro, José Carreras. Oggi, dopo anni di gavetta e successi all’estero, soprattutto in Germania, il tenore vanta un repertorio che in gergo si definisce crossover, ovvero che spazia tra i vari generi musicali, dal pop all’operatic pop.
Lo spettacolo che Piero porterà in scena al Gesualdo è un viaggio che va dal mondo della musica leggera italiana ed internazionale della prima metà del 900’, alle più celebri arie della lirica ripercorrendo oltre 50 anni di storia musicale. Dal successo sanremese “Schiavo d’amore”, che fece conoscere Piero al grande pubblico e gli valse il terzo posto nella kermesse canora, alle romanze come “Tu che m’hai preso il cuor”, “Parlami d’amore Mariù” senza dimenticare le intramontabili “Caruso” e “What a wonderful world”. Il tenore non mancherà di omaggiare anche Domenico Modugno e Astor Piazzolla. Insomma un immaginario giro del mondo a suon di musica proprio per scongiurarne la fine, in una serata che si preannuncia indimenticabile, che vedrà la partecipazione dei piccoli artisti del coro e dell’orchestra del Teatro Carlo Gesualdo e che sarà l’occasione per scambiarsi gli auguri di Natale all’insegna dell’amore per la musica, l’arte e la cultura.