«Con la manifestazione “Le azioni incomprensibili- no alla violenza sulle donne” abbiamo raggiunto risultati molto soddisfacenti. Il territorio ha risposto bene alla manifestazione. Ampia è stata la partecipazione alle nostre iniziative, dislocate in punti strategici della città». A dichiararlo sono i membri del comitato “Ari, Più azioni, più relazioni, più iniziative”.
Le 100 sagome realizzate dal comitato sabato 24 novembre sono state posizionate per tutto il pomeriggio davanti la Prefettura di Avellino. La stessa location è stata scelta anche per la mattina di domenica 25 novembre. Il pomeriggio invece 40 sagome sono state trasportate presso il Teatro “Carlo Gesualdo” e altrettante sono state collocate presso il Pala del Mauro. Durante il fine settimana numerosi artisti hanno dato vita ad esibizioni molto suggestive, ispirate al tema della lotta alla violenza sulle donne.
Nel Circolo della stampa inoltre sono state esposte le opere di pittori e fotografi che hanno organizzato una collettiva avente ad oggetto il tema della manifestazione.
«Ringraziamo tutti coloro i quali hanno creduto in questa iniziativa nata dal basso e espressione di un bisogno preciso: entrare nel tessuto sociale per abbattere lo strato di omertà, oggi ancora troppo spesso. C’è bisogno di garantire anche nella nostra Provincia i servizi fondamentali a sostegno di chi subisce o ha subito violenza».
Grande successo quindi per la prima manifestazione promossa dal comitato “Ari”. A dimostrarlo sono soprattutto le oltre 900 firme che sono state raccolte durante la due giorni dedicata alla lotta contro la violenza sulle donne. Tra queste numerose sono di uomini che hanno sentito in sé il dovere di apporre il loro nome a sostegno dell’iniziativa.
Diversi sono stati i momenti di commozione generale. Tra questi sicuramente il più importante è stato l’arrivo dei familiari di Melania Rea, che non hanno voluto mancare all’invito presentato dal comitato. Michele e Gennaro Rea sono stati accolti presso il circolo della stampa di Avellino da una delegazione del comitato.
Per l’occasione Vernice Fresca ha riproposto l’opera “I monologhi della vagina”, già messa in scena nel foyer del Teatro “Carlo Gesualdo”. Ai familiari della giovane donna sono stati poi consegnati alcuni doni, simbolo della vicinanza dei membri del comitato alla famiglia Rea nel percorso di dolore che gli ha toccati.