PAGELLE
TOM SYKES 9,5: Il bottino portoghese del ragazzo di Huddersfield parla di ottavo orologio della Tissot, terzo successo stagionale ma anche di tanta sfortuna. Nella prima gara si prende il lusso di vincere tenendo a bada la Ducati di Checa. Il fumo uscito dalla sua verdona in gara due lo costringe fuori dai giochi. A suon di risultati ed umiltà è diventato lui l’avversario più pericoloso del Corsaro. Bravo!
MAX BIAGGI 9,5: La nave corsara è stata più volte speronata, ma ha resistito alla grande agli attacchi. Per primo ci ha provato Melandri, poi Camier. Ma quando il gioco si fa duro, il romano è tra quelli che non si fanno pregare, anzi…..Se non fosse stata fermata gara uno, avrebbe forse chiuso con una vittoria e non con un quarto posto. Nella seconda manche gestisce senza prendere rischi inutili ed è terzo al traguardo. Monetizza alla grande un fine settimana che esalta le doti sportive di un uomo di 41 anni. Lui e l’Aprilia hanno portato e portano in alto il tricolore nel mondo, orgoglio di una nazione che soffre ma non demorde. Qualche illustre collega continua a snobbare le gesta del duo italico, forse perché troppo preso dal coprire i “conti in rosso” di un altro italiano. Addirittura c’è chi, importante esponente di una testata storica del motociclismo, etichetta Max come burino. Di chi parlo? Già avete indovinato…. Come prova di quello che scrivo v’invito a leggere i loro tweet livorosi. Liberi di esprimere quello che vogliono, per carità! Li trovo, però, prima degli scostumati, poi dei privi di coraggio. Perché non escono allo scoperto scrivendo un articolo mettendoci faccia e firma? Mi auguro non agiscano così perchè il numero 3 ha un accento diverso dal loro. Forse ancora non hanno compreso che la Padania è roba per annebbiati. Dicono di Max, pur di screditarlo, che sia antipatico….Quelle volte che ho avuto modo di parlare con Biaggi, l’ho trovato di una simpatia “napoletana”. Poi se vogliono giullari per i loro finti show, nulla quaestio, hanno ragione. Il tempo è galantuomo, restituisce tutto a tutti, proprio a tutti….All’arrembiaggi!
EUGENE LAVERTY 9: Attardato per problemi tecnici in gara uno, trionfatore in gara due. Rompe finalmente il ghiaccio con l’Aprilia e lascia ben sperare per il futuro. Qualche Mister su facebook ha cercato polemiche pretestuose (il suo prediletto l’ha combinata grossa e magari era preso dallo sconforto, quindi va compatito) sul sorpasso subito dall’irlandese ad opera di Biaggi. Si riferisce al gesto “plateale” fatto con la gamba destra da Eugene. Solo la malizia può non avergli fatto capire che in quel frangente, su una pista insidiosissima, con delle noie che hanno rallentato poi il 58, Laverty non voleva fare nessuna frittata con Max. Ottimo ed abbondante!
CARLOS CHECA 7,5: In gara uno quando ha avuto a tiro la verdona, nonostante il passo migliore, è venuto meno sul più bello. Nella seconda manche chiude quinto dietro alla Ducati di Guintoli. Dice addio al numero 1, ma dà il benvenuto alla Panigale. Il Torero esce dalla pista sempre a testa alta e sarà della partita anche nel 2013!
MARCO MELANDRI 3: Sul piano umano dispiace per il brutto momento che vive. Sul piano sportivo va criticato, a mio avviso, per quello che ha combinato. I sorpassi non sono mai stato il punto forte del ravennate, chiedere a Checa o Giugliano per conferma. Si stende per la terza volta in tre gare. A Portimao ha mostrato tutti i suoi limiti; sotto pressione soffre. C’era bisogno di resistere in quel modo al sorpasso di Biaggi? Quando capirà che le gare ed i mondiali si vincono al traguardo? Spero abbia compreso che l’eccesso di foga a quei livelli è pericoloso sia per sé sia per gli altri. Buona guarigione!
SYLVAIN GUINTOLI 8: Terzo nella prima manche, quarto nella seconda. Sul bagnato è uno squalo. Con una Ducati privata raccoglie punti pesantissimi. Chi lo aveva appiedato ha sbagliato di brutto!