Avellino, nella pittura di Iaccheo la storia di Gesualdo da Venosa

Ritornano al teatro Carlo Gesualdo di Avellino le mostre  personali  dei piu’ importanti protagonisti dell’arte irpina. Ad aprire il nuovo ciclo,  domenica 23 settembre, l’avellinese Edoardo Iaccheo con una serie di opere ispirate  a Gesualdo da Venosa, celebre autore di musiche polifoniche, compositore di madrigali e di musiche sacre, vissuto a cavallo tra la seconda metà del XVI secolo e  gli inizi di quello successivo, e considerato uno dei maggiori autori della sua epoca.
Nelle sue tele dedicate al “Principe Musico”, e raccolte sotto il titolo di “Oltre la Musica, Gesualdo da Venosa…” Iaccheo più che soffermarsi, così come hanno fatto prima di lui altri valenti artisti sull’attività di fine compositore, universalmente riconosciuta a Gesualdo da Venosa, preferisce guardare a Carlo, uomo, e alle sue fragilità tutte umane. Le tele di Iaccheo sono trasposizioni visive di un racconto, quello della vita di un uomo, l’uomo Carlo Gesualdo da Venosa, che per Iaccheo viene decisamente prima dell’artista Carlo Gesualdo da Venosa, e che necessariamente bisogna conoscere, per potersi poi accostare alla sua opera, che germogliata in questa terra d’Irpinia ha dato poi i suoi frutti nel mondo intero.
Edoardo Iaccheo nasce ad Avellino il 5 Marzo 1945. Dopo aver conseguito il Diploma all’Istituto Statale d’Arte “Paolo Anania de Luca” di Avellino si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Napoli.  Dal 1974 al 1978 insegna all’Accademia – Liceo Artistico di Venezia, dove entra in contatto, tra gli altri, con il maestri Virgilio Guidi, Armando Pizzinato ed Emilio Vedova. Successivamente  si trasferisce a Verona, dove dal 1979 al 1986 è titolare di Cattedra di Disegno presso l’Istituto Statale d’Arte “N.Nani”. Nel 1987 fa ritorno nella sua Avellino, dove ottiene il trasferimento presso il locale Istituto Statale d’Arte. La sua attività artistica ha inizio alla fine degli anni ’60, quando aderisce, in qualità di scenografo, al Gruppo “Titta Zarro” di Latina. Nel decennio 1972-1982 lavora, sempre come scenografo, alla Arena di Verona. In questi anni espone più volte le sue tele presso la storica “Galleria Ghelfi”, dove incontra e stringe amicizia, tra gli altri, con il pittore Lino Brunelli, l’incisore Tono Zancanaro e gli scrittori Primo Levi ed Ignazio Silone. Nel 1994 è tra i fondatori dell’Associazione Artistico-Culturale “Europart’94” di Avellino, riconosciuta dalla Regione Campania nel 1998 quale Ente Culturale di rilievo regionale, di cui oggi ricopre la carica di presidente.
L’inaugurazione della mostra  è fissata per domenica 23 settembre alle ore 18.00 . Saranno presenti al vernissage il Presidente del Teatro Carlo Gesualdo Luca Cipriano, il M° Direttore d’orchestra Massimo Testa e lo Storico prof. Fiorenzo Iannino Aprirà l’evento  un intervento scenico teatrale dell’attore Salvatore Mazza.