Da Montaguto al mondo intero con la prima Radio per Sordi

Grande soddisfazione per Montaguto. Michele Pilla e Antonio Ricci, in collaborazione con Marco Vincis e Marco Verni, hanno ottenuto un importantissimo riconoscimento musicale a livello nazionale. Domenica 30 settembre, infatti, in occasione del Mei Supersound di Faenza, i due ragazzi irpini saranno premiati dal MEI – Meeting etichette indipendenti, per la creazione della migliore webradio dell’anno. Il Mei e RadUni, insieme a Ustation, hanno scelto infatti Radio Kaos ItaLis, la prima radio per Sordi al mondo, insieme al Premio Italiano Web Tv dell’Anno indetto dalla Femi e alla presentazione di sei piattaforme di musica on line per emergenti.

E’ dunque Radio Kaos ItaLIS il progetto per Web Radio che quest’anno si aggiudica al Mei Supersound di Faenza il Premio come Miglior Web Radio dell’Anno assegnato dal Mei insieme a RadUni, il circuito delle Web Radio Universitarie, insieme a Ustation. La cerimonia si terrà dal 28 al 30 settembre a Faenza, dove si raduneranno le migliori esperienze live, web e di formazione per gli Emergenti.

Dalla radio al web attraverso musica, intrattenimento e lingua dei segni: è Radio Kaos ItaLIS, il progetto creato da un gruppo di ragazzi per raccontare, anche con una chiave satirica, il mondo dei Sordi. Un vero e proprio laboratorio della comunicazione che racchiude in se’ una redazione ad hoc. Risultato dell’incontro tra alcuni ragazzi di Radio Kaos Italy e l’Istituto Statale per Sordi di Roma, la nuova emittente romana è un’esperienza unica nel nostro paese. Per tali importanti motivi, culturali, sociali e aggregativi, viene premiata al Mei di Faenza domenica 30 settembre.

“Siamo molto emozionati e soddisfatti – dichiarano Pilla e Ricci – perché in poco meno di due anni siamo riusciti a portare questo progetto alla ribalta nazionale. Già nello scorso marzo, il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, tramite lettera, ci aveva comunicato la sua soddisfazione. Adesso ci auguriamo di riuscire a costituire una sede in Irpinia. Per noi non esistono barriere, anzi. Cerchiamo di abbatterle utilizzando la cosa che per noi esseri umani è più congeniale: la comunicazione”.