L’Associazione House Hospital onlus, presieduta dalla dottoressa Rosa Vitiello, attiva presso il Pain Control Center Hospice di Solofra un centro di assistenza e di ascolto per il “supporto al lutto”. Esperti psicologi dell’Associazione House Hospital onlus, in collaborazione con l’Asl Avellino, diretta dall’ingegner Sergio Florio, dal mese di settembre, in concomitanza con l’avvio delle attività di ricovero presso l’Hospice per le cure palliative di Solofra, offriranno un supporto e un sostegno a coloro che hanno perso un proprio caro e che sentono il desiderio di parlarne anche con chi vive la stessa esperienza, nel rispetto della propria sensibilità e dei propri tempi. Si tratta dell’ennesimo servizio che l’Associazione House Hospital onlus si accinge a realizzare e a rendere operativo presso l’Hospice di Solofra, dove l’Associazione attiverà, come già ampiamente riportato dagli Organi di informazione, numerose e importanti attività di assistenza sanitaria, di assistenza sociosanitaria e di assistenza sociale, oltre ad avviare campagne di informazione, di formazione professionale e di sensibilizzazione per un dignitoso fine vita. Gli incontri sono gratuiti, a cadenza settimanale e avranno la durata di due ore per un periodo di dodici mesi. Potranno partecipare agli incontri con gli psicologi per il supporto al lutto anche persone non assistite direttamente dall’Associazione House Hospital onlus. La partecipazione al gruppo, in ogni modo, sarà preceduta da un incontro individuale di conoscenza. La morte di una persona o di un familiare provoca irrimediabilmente una serie di cambiamenti che influenzano la quotidianità di chi è colpito dal lutto, spesso mettendolo in crisi, facendolo sentire inadeguato e fuori luogo, spesso in contrasto con le proprie reazioni e con i propri pensieri. E’ opinione comune affermare la necessità di superare velocemente il dolore, che bisogna guardare avanti e al futuro senza esitazioni e senza fermarsi o che il tempo cura ogni nostra ferita, ma non sempre è così. Siamo tutti impreparati alla perdita di coloro che amiamo e questo ci rende fragili di fronte alla morte. Si scopre, quindi, che non esiste il lutto in quanto tale, ma tante manifestazioni di perdita, tanti lutti quante sono le diverse persone che lo vivono, i particolari legami che abbiamo vissuto, quindi il confronto con gli altri può aiutare a vivere la propria esperienza di perdita sentendosi accolti, nelle somiglianze così come nelle differenze. Il gruppo è uno spazio protetto, capace di ascolto rispettoso, libero da giudizi e pregiudizi, dove ciascun partecipante, per il periodo che ritiene necessario, può esprimersi secondo i propri bisogni, con la certezza che nulla sarà riportato all’esterno, nel rispetto reciproco della propria riservatezza. Pertanto, all’interno del gruppo, è possibile condividere emozioni e sentimenti, ascoltarsi e sostenersi a vicenda, esprimere la propria sofferenza e sentirsi meno soli, darsi il tempo e lo spazio per ritrovare una propria strada e per ritrovare un proprio equilibrio.