Vallata. – Domenica 12 agosto, a partire dalla mattina, rivive nel piccolo centro della Baronia, la “Battaglia di Chianchione” una rievocazione storica per ricordare uno degli avvenimenti più cruenti della storia di Vallata. Con tale termine, (tradotto in italiano “grande mattatoio” dal dialetto “chianca”, dunque “carneficina”), si designa l’evento storico, avvenuto il 6 maggio 1496, durante il quale poche centinaia di Vallatesi furono trucidate, dopo essersi opposte inutilmente all’assalto dell’esercito del Marchese Francesco Gonzaga di Mantova, quando questi a capo dell’esercito della lega dei principi italiani, dopo aver contrastato la ritirata a Carlo VIII (battaglia di Fornovo al Taro), scese nel Regno di Napoli per ristabilire lo stato quo ante. Solo i Vallatesi, forti della loro posizione entro le mura cittadine, rifiutarono l’asservimento agli Aragonesi opponendosi valorosamente all’attacco dell’esercito del mantovano che s’impegnò personalmente nella lotta. A dire il vero, i Gonzaga avevano cercato di ottenere la resa dei vallatesi attraverso la diplomazia, ma la città era protetta da possenti mura e i suoi abitanti, noti come celebri arcieri, si illusero poter respingere gli assalti dell’esercito. Le preponderanti forze della Lega Italia ebbero ragione di quelle locali e, a battaglia terminata, giustiziarono tutti gli uomini validi. Successivamente saccheggiarono il paese, lasciando dopo otto giorni di permanenza solo morte e terrore. L’esemplare punizione data ai vallatesi sortì l’effetto sperato dal Marchese di Mantova ; non appena spedito un invito ai paesi vicini, questi già’ all’alba dell’indomani si presentarono con le chiavi in mano. In occasione della ricorrenza del V centenario della Battaglia di Chianchione, nel 1996, si tennero in Vallata solenni cerimonie e giornate di studi con la posa di una lapide in via Chianchione, luogo fuori le mura dove furono trucidati i vallatesi superstiti. Una seconda manifestazione (foto) si è avuta invece nel 2010, quando, ai convegni scientifici e storici di maggio, seguì la rievocazione nel mese di agosto, in grado di richiamare migliaia di turisti. “Il Comitato “Battaglia di Chianchione” – afferma- intende con il progetto “Uno Sguardo al Passato” dare una particolare attenzione alle proprie origini, alla propria cultura, al proprio territorio e alle proprie risorse al fine di valorizzarle e per rilanciare le ricchezze materiali (naturali, culturali ed enogastronomiche) del proprio paese. I nostri antenati hanno voluto far campeggiare nello stemma del paese tre fiori, due frecce e due spighe di grano, simbologia delle caratteristiche fondamentali dei Vallatesi, rispettivamente: il profumo dell’ospitalità, la bellicosa fierezza, la genuinità dei propri prodotti. Partendo da questa simbologia, il progetto intende, in primo luogo, favorire lo sviluppo turistico attraverso manifestazioni che siano attrattive per visitare i nostri ameni luoghi, resi tali dal clima che in estate è gradevolissimo, dall’ospitalità proverbiale e dai sapori della terra, ancora incontaminata. In secondo luogo, l’obiettivo è rendere ogni Vallatese più conscio del proprio passato e, allo stesso tempo, della propria attuale identità. Passato che affonda le proprie radici nella cosiddetta “Battaglia di Chianchione”. A più di cinque secoli di distanza – continua – da quel doloroso avvenimento, il comitato vorrebbe ricavare e proiettare l’insegnamento di apprezzare maggiormente il grande dono della libertà da vivere responsabilmente nel presente e trasmetterlo alle generazioni future come frutto di una storia, di una cultura e di una tradizione che fortemente ci appartengono.”
Come affermava il compianto Don Gerardo De Paola, leggere la storia dal basso, nel suo contesto umano, attualizzare la cultura popolare e storicizzarla vuole dire proiettarsi nel futuro .
Il programma prevede alle ore nove l’inizio (fase preliminare) della “Gara del Torello”, una specie di Palio tra i vari borghi del paese, che consiste in un torneo di tiro con l’arco. Le squadre di arcieri vallatesi saranno adiuvati dagli arcieri professionisti a.s.d. Arcieri Caudium di Rotondi. Nel pomeriggio, dalle ore sedici circa, il corteo storico sfilerà per le strade del paese, partendo proprio dal luogo simbolo della Battaglia, il rione Chianchione, per portarsi in Piazza San Bartolomeo Apostolo, dove avverà la finale della “Gara del Torello”. Durante il percorso del corteo si potrà assistere agli spettacoli di falconeria dell’associazione “De Arte Venandi” di Melfi e ad esibizioni degli Sbandieratori e Musici dei Sette Rioni Storici di Carpineto Romano.