“Finalmente, Cicely Saunders, straordinaria fondatrice del movimento Hospice nel mondo, sorriderà dal cielo, sapendo che in Regione Campania nel 2012 si è realizzato un sogno”, con queste, parole, toccanti e particolarmente significative, la dottoressa Rosa Vitiello, presidente dell’Associazione House Hospital onlus, ha voluto celebrare l’apertura del “Pain Control Center Hospice” di Solofra, lo scorso 27 luglio. Si tratta del primo centro residenziale di cure palliative pubblico in Campania, situato nei pressi del Presidio Ospedaliero “Agostino Landolfi” di Solofra e inaugurato dall’Azienda Sanitaria Locale Avellino, diretta dall’ingegner Sergio Florio. La struttura si sviluppa su due piani con dodici miniappartamenti, compiutamente arredati e dotati di ogni tipo di servizi, per un potenziale di 4.380 giornate di ricovero all’anno (circa 46 pazienti ogni anno per una degenza media di 30 giorni). “L’incidenza in Regione Campania dei tumori – ha ricordato la dottoressa Vitiello – è di 735 casi per 100mila abitanti l’anno, 415 maschi – 320 femmine, e il tasso standardizzato di mortalità per tumore è pari a 368 per 100mila abitanti l’anno. Da ciò deriva – ha continuato il presidente dell’Associazione House Hospital onlus – che ogni anno il numero dei malati terminali dovrebbe essere di circa 19.427 persone, dal momento che il 90 per cento dei malati deceduti per tumore, che sono stati 21.311, attraversano una fase terminale caratterizzata da un andamento progressivo irreversibile. A essi vanno aggiunti coloro che, pur affetti da patologia neoplastica, non sono ancora in fase di inguaribilità, e quelli affetti da forme inguaribili di patologie non oncologiche – ha concluso la dottoressa Vitiello – come quelle neurologiche, polmonari, infettive e metaboliche”. Agli inizi del prossimo mese di settembre l’Hospice di Solofra aprirà le proprie porte ai pazienti e alle loro famiglie, agli inizi del prossimo mese di settembre sarà possibile effettuare i ricoveri, agli inizi del prossimo mese di settembre il sogno che fu di Cicely Saunder diverrà finalmente realtà proprio in Irpinia. L’Associazione House Hospital onlus sarà presente con il proprio personale medico, infermieristico, tecnico, amministrativo e con propri volontari per erogare attività di assistenza sanitaria con un Call Center Psiconcologico e Day-Hospice, con ambulatori di terapia del dolore, cure palliative e assistenza psicologica ai familiari dei pazienti. House Hospital riserverà anche una particolare attenzione all’assistenza sociosanitaria (con cure domiciliari, assistenza domiciliare integrata e ospedalizzazione domiciliare oncologica), e all’assistenza sociale (con attività ludiche e terapia ricreazionale oncologica). House Hospital, inoltre, avvierà a Solofra anche una serie di importanti attività di supporto all’assistenza, come la formazione (in collaborazione con Efopas, con la Facoltà di Sociologia dell’Università Federico II di Napoli e con House Formad), come la telemedicina (in collaborazione con Telesal) come la ricerca (in collaborazione con il Centro Nazionale delle Ricerche Unità di Genetica dei Tumori), come il servizio legale (in collaborazione con Aimac e Favo), come l’informazione sulla salute (in collaborazione con il Circuito Ente e Istituzioni, con il Circuito Tele A+, con Il Denaro e con Albatrosnews), come il volontariato (in collaborazione con Ecpc), oltre alla realizzazione di numerosi progetti rivolti ai pazienti e ai rispettivi familiari. L’impegno, il lavoro, l’esperienza e gli obiettivi dell’Associazione House Hospital onlus hanno trovato un prestigioso sostegno anche da parte di alte cariche istituzionali. Infatti, il presidente del Senato, Renato Schifani, in occasione dell’apertura del Pain Control Center Hospice di Solofra, ha inviato una lettera per complimentarsi con la dottoressa Rosa Vitiello. Questo il testo inviato alla presidente dell’Associazione House Hospital onlus da parte della seconda carica dello Stato “Gentile dottoressa, in occasione dell’apertura del primo hospice pubblico a Solofra il prossimo 27 luglio desidero complimentarmi con lei e con tutti coloro che hanno contribuito a dare avvio ad una struttura che sarà un punto di riferimento importante non solo per la persona malata ma anche per i suoi familiari. In un’ottica della medicina che travalica i confini strettamente patologici per concentrarsi su profili più umani e personali, è importante garantire ai malati terminali un ambiente di vita al contempo familiare e idoneo a consentire la necessaria assistenza. Al tempo stesso i familiari hanno bisogno di non sentirsi abbandonati ma sostenuti e incoraggiati in quel difficile cammino che porterà alla perdita della persona cara. L’impegno di associazioni come la vostra che, con tanta dedizione e determinazione, si fanno carico di queste esigenze, è senz’altro degno di ammirazione. L’auspicio è che possano sorgere numerose altre strutture di questo tipo, grazie alla cooperazione tra istituzioni regionali e locali e il terzo settore, nel pieno rispetto e compimento del principio di sussidiarietà sancito dalla nostra costituzione. Invio a lei, agli operatori e a tutti i presenti i miei più cordiali saluti, unitamente a un sincero augurio di buon lavoro”.