Avevamo di fronte un compito molto arduo: coinvolgere la popolazione arianese e quella ufitana notoriamente restie a questo tipo di partecipazione. Dovevamo portare i nostri concittadini a manifestare in piazza per un problema non del tutto di diretta e immediata percezione e comprensione come la soppressione del nostro tribunale. Il tutto in un torrido primo agosto, per giunta di mercoledì, giorno di mercato. Abbiamo diffuso quasi 10 mila volantini e affisso duecento locandine ad Ariano e nei comuni limitrofi. Abbiamo coinvolto altre sigle. Abbiamo inviato comunicati stampa a tutti i tipi di media e diffuso video promozionali nella rete. La diffusione dell’evento è stata, in definitiva, capillare.
Abbiamo stimato la partecipazione attorno a 200 persone. Non possiamo che dirci contenti e considerare questo un primo importante passo verso una nuova grande campagna di sensibilizzazione politica e coinvolgimento di cui Harambee si farà sempre più protagonista. La politica deve tornare fra le occupazioni delle persone comuni. Siamo convinti infatti che averla consegnata nelle mani di pochi personaggi, siano essi buoni o cattivi, sia una delle cause determinanti del degrado di questo pezzo di terra che chiamiamo Valle Ufita. Del resto è un discorso che travalica i nostri confini ed è, secondo noi, applicabile a tutto il territorio nazionale. A conclusione del corteo, dal palco allestito, si sono succeduti gli interventi che democraticamente avevamo programmato e concordato con cura la sera prima del corteo in adunanza di Harambee.
Ha presentato gli interventi l’attivista Catia Rossetti. Ha aperto il portavoce Fabrizio Procopio. Ha sottolineato come l’amministrazione della giustizia sia uno dei fondamenti di una comunità e suo primo esercizio. Condividere ed esercitare le regole del diritto fa di un luogo una comunità. La giustizia non è una spesa ma un investimento e un diritto di ogni cittadino. Il portavoce ha detto a chiare lettere dal palco: “Se, come prevediamo, la soppressione del tribunale porterà un fisiologico insediamento della malavita organizzata in queste libere terre interne, la Severino deve sapere che passerà alla storia della giustizia italiana come un mediocre ministro che è riuscito a infettare di camorra e mafia zone di provincia che invece erano isole felici, immuni dalla criminalità. Pertanto noi difenderemo le nostre vite e la nostra libertà dalla malavita”.
È poi intervenuto il sindaco Mainiero che ha condannato duramente l’esclusione di Ariano dai tribunali scampati alla mannaia impazzita dei tagli del ministero e ha assicurato che la battaglia per la difesa della nostra procura continuerà con azioni eclatanti. Hanno dato poi il loro contributo gli avvocati con gli interventi dell’avv. Giovannelli e del presidente dell’ordine avv. Monaco i quali hanno ribadito con fermezza la loro contrarietà a questa scelta scellerata del governo e all’assenza completa di ratio nell’individuazione dei tribunali da sopprimere.
Ha concluso il coordinatore del gruppo giustizia Harambee Daniele Grasso che ha illustrato una breve ma esplicativa cronistoria dell’impegno del Movimento per il nostro tribunale. Ha ricordato come il nostro gruppo giustizia sia stato attento e produttivo politicamente nell’arco di questa battaglia a partire da ottobre 2011. “Il tribunale di Ariano”, ha affermato Grasso, “va salvaguardato e portato ad almeno 18 magistrati così da riscontrare livelli di efficienza tali da non metterne più in discussione l’esistenza.”
Al termine una ventina di attivisti di Harambee hanno inscenato un sit-in simbolico dentro il tribunale di alcuni minuti.
Ci preme ringraziare tutti coloro che hanno sostenuto questo corteo da singoli o come organizzazioni: gli operai dell’IRISBUS, in particolare Resistenza Operaia, quei pochi sensibili dirigenti di partito presenti, le istituzioni intervenute, i sindacati, specialmente la CGIL presente con un suo striscione, gli studenti, i precari, i lavoratori, l’Associazione Vita presente con una ambulanza a tutela della salute pubblica, i commercianti arianesi dei due consorzi Irpiniacom e Ariano Centro Storico. In particolar modo un ringraziamento va all’ordine degli avvocati che fra l’altro ha anche contribuito a sostenere concretamente il Movimento nell’affrontare i costi di questa piccola impresa. Nessuno se la prenda se qui dimentichiamo qualche sigla. Ringraziamo infatti tutti quelli che hanno prestato le proprie mani e il proprio cervello per la buona riuscita di questo evento. Siamo convinti che con questo corteo estivo organizzato da Harambee – Movimento per i Beni Comuni si inaugura un nuovo ciclo di partecipazione e attivismo diffuso.